Corsico, odore di 'ndrangheta: chiuso negozio di prodotti tipici calabresi

I carabinieri hanno eseguito un'interdittiva antimafia relativa al locale di Antonio Barbaro

I carabinieri al lavoro a Corsico

I carabinieri al lavoro a Corsico

Buccinasco (Milano), 31 gennaio 2019 – “Concrete connessioni con la criminalità organizzata”. Il prefetto ha deciso, così, di chiudere L’angolo del caffè, il bar in via dei Mille passato alla storia (nera) di Buccinasco per essere l’ufficio delle ‘ndrine. È arrivata oggi l’interdittiva antimafia che ha fatto abbassare le serrande al locale di Giuseppe Violi, 39 anni, che due anni fa aveva provato a cambiare nome al bar, connosciuto ormai da tutti come Lyons. L’attività informativa dei carabinieri di Buccinasco guidati dal comandante Vincenzo Vullo, in collaborazione con il Nucleo informativo di Milano, ha convinto la prefettura a chiudere il locale, ritenuto ancora covo dei clan, esattamente come trent’anni fa, quando ai tavolini del bar si incontravano i boss della ‘ndrangheta. Storico il summit del 1988 tra Giuseppe Morabito, tiradrittu, capo clan di Africo, Antonio Pelle, gambazza, boss di San Luca e Antonio Papalia che viveva a poche centinaia di metri dal locale, nella sua super villa di via fratelli Rosselli. Negli ultimi anni il bar aveva ricevuto altri ordini di chiusura, temporanei, da parte del questore, per le brutte frequentazioni. Ora arriva l’interdittiva antimafia. Troppo pesanti i collegamenti e le parentele con la criminalità organizzata: Giuseppe Violi, figlio di Antonio, è nipote, da parte della madre Anna, di Francesco Barbaro, il Re dell’Aspromonte, morto nel 1998 e capostipite della cosca calabrese dei Pillaru. “Abbiamo agito immediatamente appena arrivata la comunicazione firmata dal Prefetto Ernesto Saccone – commenta il sindaco Rino Pruiti –. Gli agenti della polizia locale si sono recati al locale per porre i sigilli. Ringrazio la prefettura e i carabinieri della Compagnia di Corsico e della nostra stazione di Buccinasco. La storia del bar è nota da decenni: era il ritrovo dei boss ed è rimasto mal frequentato fino ai nostri giorni. Evidentemente il passato del bar di via dei Mille non è superato. Ma oggi la storia cambia. E allora quella frase stampata sui cartelli agli ingressi della città, per noi da sempre intesa come auspicio e una precisa battaglia culturale, diventa realtà: qui la ‘ndrangheta ha perso”.

Corsico (Milano), 13 giugno 2019 - I carabinieri hanno eseguito un'interdittiva antimafia, dopo la notifica inviata dalla Prefettura di Milano, al locale «Pan.pe.pa.to» di Antonio Barbaro, 37enne ritenuto contiguo a esponenti di cosche 'ndranghetiste in virtù di rapporti familiari. L'attività commerciale a lui intestata si trova a Corsico, nell'hinterland milanese, ed è specializzata in pane e prodotti tipici calabresi.

L'ufficio antimafia della Prefettura di Milano ha realizzato l'interdittiva antimafia per l'attività di Barbaro, nato a Platì (Reggio Calabria) nel 1982, e gliel'ha notificata attraverso posta certificata. Successivamente il Comune di Corsico ha emesso un provvedimento di chiusura del «Pan.pe.pa.to» e questa mattina i carabinieri hanno eseguito l'atto chiudendo il negozio di prodotti tipici calabresi.