In Prefettura il patto per la sicurezza: i cittadini diventano sentinelle

I Comuni dell’hinterland firmano l’intesa che istituzionalizza il controllo del vicinato

I cittadini dovranno interagire con le forze dell'ordine

I cittadini dovranno interagire con le forze dell'ordine

Buccinasco (Milano), 12 luglio 2018 - Cittadini come sentinelle, con gli occhi aperti, che segnalano situazioni critiche di sicurezza e degrado. Che gli abitanti fossero il valore aggiunto per un controllo capillare della sicurezza cittadina, lo ha sempre sostenuto il consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Schiavone che oltre tre anni fa ha incoraggiato il sistema di Sorveglianza di Quartiere: una rete che attraverso gruppi WhatsApp segnala situazioni che meritano attenzione. Ora, un sistema simile, il Progetto Controllo del Vicinato, diventa regolamentato e istituzionalizzato. Oggi, alle 11, il prefetto Luciana Lamorgese presenterà e sottoscriverà con i Comuni del territorio che hanno aderito il protocollo d’intesa che disciplina le attività e stabilisce con chiarezza le modalità d’azione. Un accordo siglato da diverse città: Arese, Assago, Bresso, Buccinasco, Bussero, Busto Garolfo, Cambiago, Canegrate, Carpiano, Cassano D’Adda, Cassina de’ Pecchi, Castano Primo, Cernusco Sul Naviglio, Cerro Al Lambro, Cerro Maggiore, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Cusago, Lacchiarella, Lainate, Legnano, Magenta, Nerviano, Parabiago, Paullo, Pioltello, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rodano, Rosate, Rozzano, San Colombano Al Lambro, San Vittore Olona, Senago, Sesto San Giovanni, Trezzano Sul Naviglio, Vanzaghello, Vaprio D’Adda, Vermezzo, Villa Cortese. Tutti si impegneranno in una collaborazione con i cittadini che si trasformano in sentinelle della legalità e potranno contribuire ad aumentare il livello di sicurezza della comunità, fornendo informazioni utili alle forze dell’ordine. Osservare e informare: i due cardini del progetto.

Da escludere, in modo categorico, qualsiasi iniziativa di pattugliamento e ronde: solo occhi aperti e segnalazioni, attraverso i propri coordinatori, alla polizia locale di eventuali situazioni e comportamenti anomali. Il mezzo è quello immediato della rete: il telefono diventa lo strumento più efficace e rapido. No a comportamenti incauti o imprudenti: la sicurezza personale è la prima priorità. Vietati anche gli “sceriffi di città”: niente simboli, uniformi, distintivi, che siano riconducibili a forze dell’ordine ma anche a partiti politici. Una nuova strategia che coinvolge il cittadino rendendolo parte attiva di un progetto che si basa sulla sicurezza. "Ho accolto con favore la proposta della Prefettura - commenta il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti -, una lodevole forma di volontariato da valorizzare se coordinata, come chiede la Prefettura, dalla polizia locale. È un invito a fare la propria parte di cittadini responsabili, attenti. A non voltarsi dall’altra parte". D’accordo anche il sindaco di Trezzano Fabio Bottero: "La partecipazione dei cittadini è fondamentale per il controllo del territorio. Noi abbiamo già il gruppo “Trezzano sicura” a cui hanno aderito anche comitati cittadini che offrono valido supporto alle forze dell’ordine. Aderiamo dunque con convinzione al protocollo".