Trasporti, i comitati della Paullese puntano sul dopo Covid

Dopo tre anni di mobilitazioni e presidi per migliorare il servizio pubblico, l’organismo guarda alla riapertura delle scuole e all’autunno

Il fondatore del comitato pendolari Giancarlo Broglia, durante un corteo

Il fondatore del comitato pendolari Giancarlo Broglia, durante un corteo

Paullo (Milano), 2 agosto 2020 - Tre anni di mobilitazioni, fra presìdi e assemblee, per cercare di migliorare il trasporto pubblico nel Sud-Est Milanese. "E non ci fermiamo qui". Tempo di bilanci per il comitato paullese dei pendolari in lotta, attivo per tutelare gli interessi dei viaggiatori che usano gli autobus per muoversi lungo la tratta della Paullese. Un’area che non è servita dal trasporto su ferro e dove i pullman rappresentano l’unica alternativa all’auto privata. Il sodalizio è nato nell’agosto del 2017 sull’onda di un’emergenza: la soppressione delle corse festive degli autobus nei centri abitati dei Comuni della Paullese. Esattamente un anno dopo, nell’agosto del 2018, le corse tagliate sono state reintrodotte. Un obiettivo centrato anche grazie al pressing degli attivisti paullesi, che da subito si sono fatti cassa di risonanza di disagi e lamentele.

«Questa vittoria , per nulla scontata, ha fatto sì che nel 2019 fossimo contattati da decine di famiglie di studenti delle superiori, che lamentavano problemi sulle tratte scolastiche per Crema e Lodi: corse sovraffollate e gente lasciata a piedi – ricorda Giancarlo Broglia, fondatore del comitato -. Abbiamo studiato il fenomeno con l’approccio che ci contraddistingue: stare tra la gente, andare alle fermate, verificare le segnalazioni. In effetti la situazione era critica. Abbiamo anche distribuito un questionario e organizzato un’assemblea pubblica. I problemi più spinosi sono poi rientrati, ma su questo fronte c’è ancora molto da lavorare, anche in vista della riapertura delle scuole dopo l’emergenza covid. Settembre è ormai dietro l’angolo e i ragazzi ancora non sanno come si viaggerà".

Tra banchetti e manifestazioni, quello del comitato è un lavoro sul campo. "Non siamo un ente virtuale: noi ci siamo, eccome, con costanza e determinazione – ancora Broglia -. In questi anni ci siamo trovati a sopperire ad alcune carenze del sistema, a partire da quelle informative: spesso i viaggiatori si rivolgono a noi per sapere dove si trovano le fermate, o per interpretare l’orario delle corse. Può sembrare assurdo, ma è così. I Comuni? Ci piacerebbe vederli più decisi nel segnalare i problemi e pungolare le società del trasporto (per il Sud-Est Milanese, Line e Autoguidovie, ndr)". Il comitato invoca un servizio adeguato alle esigenze degli utenti anche "per non crescere generazioni di persone disaffezionate al mezzo pubblico. C’è chi si batte per il prolungamento della metropolitana fino a Paullo: un obiettivo rispettabile, ma lontano nel tempo. Noi siamo concentrati sull’oggi".