Cesano Boscone, insulti razzisti a baby calciatore cinese: la pace dopo le polemiche

Comunicato congiunto dei due club dopo il brutto episodio in cui gli veniva augurato di contrarre il coronavirus

I dirigenti delle società col presidente della Federcalcio Milano

I dirigenti delle società col presidente della Federcalcio Milano

Cesano Boscone (Milano), 28 gennaio 2020 – Pace fatta tra i due club e un comunicato congiuto per rafforzare il principio condiviso dalle due società che si dicono «contro ogni forma di razzismo e di discriminazione. Insieme – scrivono Idrostar di Cesano Boscone e Ausonia 1931 di Milano – ci impegniamo a non abbassare mai la testa anche davanti a isolati episodi di intolleranza e prendiamo tutti i provvedimenti necessari contro coloro che non rispecchiano i nostri valori». Il polverone è stato sollevato in seguito alla partita dei Giovanissimi 2006 di sabato scorso, quando un giocatore 13enne di origini cinesi dell’Idrostar di Cesano è uscito dal campo piangendo sostenendo di aver sentito da parte di un avversario coetaneo insulti razzisti e parole gravi come “spero ti venga il virus come nei mercati del tuo paese”, riferendosi al Coronavirus il cui contagio sta creando allarme in tutto il mondo. Dall’altra parte, il ragazzino dell’Ausonia sostiene di non aver pronunciato quelle parole e si è detto comunque dispiaciuto per aver ferito l’avversario sul campo, in un momento di tensione agonistica. Entrambe le società si sono schierate contro ogni forma di razzismo, in campo e fuori. Il vice presidente dell’Ausonia Alcibiade Ariotti, con il proprio giocatore e sua mamma, hanno incontrato ieri, davanti al delegato della Figc Luigi Dubini, il presidente dell’Idrostar Ettore Leporatti, il 13enne di Cesano e suo fratello. Sono arrivate le scuse per il diverbio, i chiarimenti e la stretta di mano che ha messo fine alla storia, insieme al messaggio pubblicato dal fratello del giovane calciatore di Cesano che ha chiuso definitivamente la vicenda e i dissapori. “Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno evidenziato quanto il problema delle discriminazioni, in ogni forma, abbia raggiunto ogni ambiente e pratica quotidiana, inclusa quella sportiva – dicono in coro i vertici di Ausonia e di Idrostar –. L’incontro tra le nostre società ha voluto lanciare anche un messaggio importante di impegno contro ogni forma di intolleranza e rafforza i nostri obiettivi educativi per i ragazzi”.

Cesano Boscone (Milano), 28 gennaio 2020 – Pace fatta tra i due club e un comunicato congiuto per rafforzare il principio condiviso dalle due società che si dicono «contro ogni forma di razzismo e di discriminazione. Insieme – scrivono Idrostar di Cesano Boscone e Academy Ausonia di Milano – ci impegniamo a non abbassare mai la testa anche davanti a isolati episodi di intolleranza e prendiamo tutti i provvedimenti necessari contro coloro che non rispecchiano i nostri valori».

Il polverone è stato sollevato in seguito alla partita dei Giovanissimi 2006 di sabato scorso, quando un giocatore 13enne di origini cinesi dell’Idrostar di Cesano è uscito dal campo piangendo sostenendo di aver sentito da parte di un avversario coetaneo insulti razzisti e parole gravi come “spero ti venga il virus come nei mercati del tuo paese”, riferendosi al coronavirus il cui contagio sta creando allarme in tutto il mondo. Dall’altra parte, il ragazzino dell’Ausonia sostiene di non aver pronunciato quelle parole e si è detto comunque dispiaciuto per aver ferito l’avversario sul campo, in un momento di tensione agonistica.

Entrambe le società si sono schierate contro ogni forma di razzismo, in campo e fuori. Il vice presidente dell’Ausonia Alcibiade Ariotti, con il proprio giocatore e sua mamma, hanno incontrato ieri, davanti al delegato della Figc Luigi Dubini, il presidente dell’Idrostar Ettore Leporatti, il 13enne di Cesano e suo fratello. Sono arrivate le scuse per il diverbio, i chiarimenti e la stretta di mano che ha messo fine alla storia, insieme al messaggio pubblicato dal fratello del giovane calciatore di Cesano che ha chiuso definitivamente la vicenda e i dissapori.

“Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno evidenziato quanto il problema delle discriminazioni, in ogni forma, abbia raggiunto ogni ambiente e pratica quotidiana, inclusa quella sportiva – dicono in coro i vertici di Ausonia e di Idrostar –. L’incontro tra le nostre società ha voluto lanciare anche un messaggio importante di impegno contro ogni forma di intolleranza e rafforza i nostri obiettivi educativi per i ragazzi”.