La Mary Poppins di Cesano Boscone: nonna in affitto intrattiene i bimbi

La storia di Liliana Rebuzzi è un esempio di creatività. Dai compiti ai giochi, i genitori ora la cercano per affidare i loro piccoli e farli divertire

Liliana Rebuzzi, 54 anni

Liliana Rebuzzi, 54 anni

Cesano Boscone (Milano), 23 febbraio 2020 - Si fa chiamare nonna in affitto, anche se i suoi figli non le hanno ancora regalato un nipotino. "In attesa che i miei ragazzi, due femmine di 22 e 29 anni e un maschio di 26, mi diano la possibilità di diventarlo davvero, faccio la nonna di tutti gli altri bambini". Liliana Rebuzzi, 54 anni, si descrive come una donna sprint, dinamica, creativa. Nel suo passato c’è "un’esperienza bellissima, un caffè letterario a Cesano, la mia città, dove alternavo colazioni e merende con letture di libri e incontri artistici", racconta. Poi, si è dedicata (e si dedica ancora) al marketing e alla comunicazione per piccole imprese e, dopo la chiusura del caffè, è stata capace di reinventarsi. "Non è facile a questa età – ammette – ma bisogna sempre andare avanti, mettersi in gioco, dimostrare a se stessi di potercela fare. E spero che la mia storia sia di esempio a tante donne, per dire loro di non accontentarsi mai". Liliana è diventata una "nonna in affitto" che propone tante iniziative per i piccoli: giochi, attività creative, ma anche compiti e letture, e "cucina e inglese, ma pure gite culturali per scoprire le curiosità della nostra città, l’arte e la cultura. Non ci si ferma mai. Ho cresciuto tre figli e avuto a che fare con tantissimi bambini al caffè. Quello che ho capito è che i bimbi sono tutti uguali, hanno gli stessi desideri e voglie. Sono gli adulti che cambiano". E sono proprio mamme e papà che dovrebbero prendere esempio dai piccoli, secondo Liliana, la Mary Poppins moderna.

"Niente ansie che tarpano le ali. Il mio motto è: fai da solo, ma io sono qui. E basta preoccuparsi che i bambini si sporcano. Meglio una maglietta in più da lavare in cambio del sorriso di un bambino. Quando incontro i genitori, la prima cosa che dico è: fa niente se ci sporchiamo un pochino, ma non vi preoccupate. È perché abbiamo passato il tempo a giocare con gli scoiattoli, andare a caccia di tane, prendere di mira le nuvole, disegnare favole. E costruire sogni".