Cesano, locali chiusi alle 24: il Tar boccia i commercianti

Respinta la richiesta di sospensiva. L'ordinanza del sindaco Negri entra in vigore mercoledì

Commercianti delusi

Commercianti delusi

Cesano Boscone (Milano), 29 luglio 2018 - Locali chiusi entro le 24 a Cesano, il Tar respinge la richiesta di sospensiva. Il ricorso è stato presentato dai proprietari di uno dei locali pubblici interessati dall’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sindaco Simone Negri. Da mercoledì, i circa 60 locali della città dovranno abbassare le saracinesche entro le 24 (l’orario è prorogato alle 2 al venerdì e al sabato). Inoltre, niente bevande alcoliche da asporto dopo le 22. I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno così respinto la richiesta di sospensiva e hanno fissato la trattazione del caso nel corso della camera di consiglio del 12 settembre. "Nell’ordinanza - spiegano dal Comune - il presidente del Tar ritiene che “la riduzione dell’orario di apertura degli esercizi appare adeguatamente proporzionata ai motivi che hanno giustificato la disciplina introdotta con il provvedimento impugnato”.

Inoltre "il pregiudizio economico addotto nel ricorso appare recessivo rispetto alla tutela degli interessi pubblici coinvolti e comunque non di gravità tale da non poter attendere la prima camera di consiglio collegiale prevista e fissata sin d’ora per il 12 settembre". La decisione presa dal sindaco di Cesano da una parte ha accontentato gli abitanti, soprattutto delle zone dove sono presenti i locali, che si erano più volte lamentati per i continui rumori e schiamazzi. Dall’altra ha provocato la ferma protesta degli esercenti, non convinti sull’effettiva efficacia del provvedimento.

Uno dei locali maggiormente penalizzati dalla scelta dell’amministrazione, che prevede la chiusura anticipata a mezzanotte, è il Cafè de Marie, che da qualche tempo resta aperto 24 ore su 24. Contro la decisione di chiudere i locali a mezzanotte anche il consigliere Fabio Raimondo (Fratelli d’Italia), perché si tratterebbe di una decisione presa senza ascoltare i commercianti. Il provvedimento come effetto immediato vedrà certamente la diminuzione dei posti di lavoro nel settore: almeno 4 sono i lavoratori che resteranno a casa.