San Giuliano Milanese (Milano), 13 febbraio 2018 - Case popolari e fallimento di Genia. Due elementi legati a doppio filo in una città, dove 270 alloggi in edilizia pubblica appartengono ancora alla ex azienda multiservizi, affossata da un crac finanziario. L’incertezza è la sensazione che si percepisce più spesso tra gli inquilini di questi appartamenti, distribuiti fra le vie Repubblica, Marconi, Toscani e dei Giganti. In tempi non sospetti questi immobili, di proprietà del Comune, sono stati trasferiti alla municipalizzata, che ne è diventata intestataria. Qualche anno dopo, Genia è fallita.
Così ora le case rischiano di essere aggredite dai creditori, se non si riuscirà a riportarle al più presto sotto l’egida del municipio. Il nostro viaggio nei palazzi ex Genia si snoda tra i civici 15 e 21 di via Repubblica, in una delle zone più popolose di San Giuliano. «Viviamo una situazione d’incertezza - dice Enzo Russo -. Speriamo che il Comune si riprenda le case, mi spaventa il fatto che il mio appartamento possa finire all’asta. Quando c’era Genia avevamo dei referenti precisi, ora non sappiamo a chi rivolgerci, soprattutto per la manutenzione».
La manutenzione, già. È questo uno dei problemi più sentiti. «Nell’androne e nel corridoio d’ingresso si fulminano spesso le lampadine, gli alberi accanto ai palazzi hanno bisogno di una potatura - spiega Gerardo Russo -. L’asfalto dei cortili è dissestato, la telecamera del locale rifiuti non funziona. Ci vorrebbe una bella sistemata, ne va anche della sicurezza. Se le case dovessero finire all’asta, i residenti andrebbero subito avvertiti».
Oscar Conizzoli si dice interessato ad acquistare l’immobile, dove vive da decenni. «Abito qui da 35 anni, in pratica da quando hanno costruito il palazzo - racconta -. Quando la gestione era del Comune, tutto andava bene. Adesso, col fallimento di Genia, gli stabili sono più trascurati. Se si fulmina una lampadina, o c’è bisogno di qualche lavoretto, dobbiamo pensarci noi condomini: del resto, le imprese costano. Se la mia casa dovesse finire sul mercato, sono disponibile a comprarla». La composizione sociale di chi vive nei comparti popolari è molto variegata. Tra gli inquilini ci sono anche anziani, invalidi, qualche straniero.
«Io abito da sola, con la reversibilità di mio marito. È dura arrivare alla fine del mese - commenta Porzia Alloggio -. Un tempo c’era molta armonia fra vicini di casa, a Natale facevamo l’albero insieme. Ora è diverso. Le case potrebbero finire nelle mani dei privati? Già. Ma gli acquirenti dovrebbero sobbarcarsi i costi di manutenzione, una prospettiva poco allettante». Oltre agli alloggi popolari, a Genia fanno capo il cinema-teatro Ariston e gli impianti sportivi di San Giuliano. Un ampio pacchetto d’immobili che attualmente è gestito dal curatore fallimentare e che il Comune sta cercando di salvaguardare con una nuova proposta di concordato, da presentare ai creditori della ex multiservizi.