Corsico, buoni pasto usati per pagare la cocaina

Un cameriere-spacciatore li accettava oltre al denaro

L'arresto è stato eseguito dai carabinieri

L'arresto è stato eseguito dai carabinieri

Corsico (Milano), 14 ottobre 2018 - Spacciava droga e come metodo di pagamento, oltre ai contanti, accettava anche buoni pasto. La sua attività, però, ha avuto vita breve: il pusher di quartiere è stato arrestato dai carabinieri. È successo venerdì sera al quartiere Lavagna: precisamente in via Cellini, al confine tra Corsico e Cesano Boscone, a pochi passi dalla Vigevanese e dal parco Cabassina. L’uomo, italiano, cameriere già noto alle forze dell’ordine, aveva fissato i suoi appuntamenti con gli acquirenti occasionali del fine settimana nella periferica via. Dopo cena, forse per prepararsi per una lunga serata brava, pusher e cliente si sono incontrati sul marciapiede, convinti di compiere lo scambio passando inosservati.

Ma il piano è andato storto. Il noto volto dell’uomo e i movimenti sospetti in quel tratto di strada non sono sfuggiti ai carabinieri della stazione di Corsico che hanno deciso di intervenire. Alla perquisizione personale ha fatto seguito quella nell’abitazione dello spacciatore dove, ben nascosta, è stata trovata della sostanza stupefacente. C’è voluto un po’ di tempo prima che, tra le molle della rete del letto, venissero trovati i cinque grammi di cocaina nascosti, del denaro e i ticket che lo stesso accettava per i pagamenti. Con la sua professione, il 51enne non aveva certo difficoltà a trasformare i buoni pasto in liquidità. Inoltre, con questo sistema, poteva fidelizzare i clienti occasionali con un sistema di pagamento diverso e non certo comune tra gli spacciatori. Insieme alla droga i carabinieri hanno sequestro 90 euro e 9 ticket dal valore di 5 euro e 29 centesimi l’uno per un totale di quarantasette euro e 61 centesimi: secondo gli investigatori erano il profitto – per quella sera e fino al loro intervento – dell’attività illecita svolta dall’uomo per arrotondare lo stipendio e arrivare a fine mese. Arrestato, si trova nelle camere di sicurezza in attesa di giudizio con rito direttissimo. Dovrà rispondere delle accuse di detenzione e spaccio di stupefacenti.

Proprio la repressione dei reati legati al traffico di stupefacenti è al centro di una serie di controlli messi a segno dai carabinieri in un territorio che, sia per lo spaccio al dettaglio che per i grandi quantitativi, ha un ruolo di primo piano. E i risultati non mancano: negli ultimi tempi sono state smantellate diverse piazze dello spaccio sia su strada che nelle abitazioni o addirittura all’interno di aziende. E l’attenzione non cala.