Arriva lo sfratto, ortisti di Buccinasco in rivolta: "Non ci lasceremo trattare così"

Il Comune ha ordinato lo sgombero della sede: convenzione scaduta

Gli ortisti chiedono al Comune di fare marcia indietro

Gli ortisti chiedono al Comune di fare marcia indietro

Buccinasco (Milano), 14 luglio 2017 - La riconsegna dei locali entro quindici giorni. È questo il contenuto della lettera che il Comune di Buccinasco ha inviato all’associazione orti ecologici di via degli Alpini. Una missiva che ha lasciato senza parole i fondatori del gruppo che, dal 1997, lavorano per rendere lo spazio al civico 40 un ruolo confortevole e dall’importante valenza sociale. Oltre che per gli ortisti, infatti, l’associazione è diventata nel tempo luogo di riferimento per tanti anziani. Ma non solo: i componenti dell’associazione hanno effettuato una serie di interventi trasformando il luogo in un posto adatto a far convivere più generazioni.

I nonni e i nipotini, ma anche i giovani che, attraverso l’esperienza dei più anziani, possono ascoltare storie di vita, vedere mantenere vive tradizioni come la coltivazione della terra o la cura di animali come le caprette e il pony che da qualche anno sono ospiti fissi dell’associazione. "Non capiamo l’urgenza con cui l’amministrazione ci chiede di sgomberare - spiega il presidente Fulvio Benussi -. Siamo un’associazione senza scopi di lucro che opera alla luce del sole, svolgendo un ruolo sociale sia per la comunità sia per anziani e disabili. In questa struttura abbiamo investito fondi, creato servizi e strutture importanti, fruibili da tutti e che manteniamo a nostre spese". Origine dell’ultimatum è l’assenza di un titolo valido che autorizzi l’associazione a occupare i locali. La convenzione - l’ultima - era stata siglata dal commissario prefettizio ed è scaduta nel 2013. "Negli ultimi anni - prosegue il presidente - in più di un’occasione abbiamo chiesto al Comune di sottoscrivere una convenzione e regolarizzare la nostra posizione. Non ci lasceremo trattare così". Intanto l’associazione ha chiesto di rimandare la data di sgombero dei locali di 60 giorni per far fronte agli impegni presi in precedenza. Come nuova data, però, il Comune ha fissato il 15 agosto.

"La politica di questa amministrazione - dice il sindaco Rino Pruiti - è chiara e trasparente, il valore della legalità non può essere derogabile per nessun motivo. Lo abbiamo fatto nei mesi scorsi con il bar del parco Spina Azzurra e il ristorante di via Tiziano, che affaccia sul lago dei Pioppi: scadute le convenzioni, abbiamo riacquisito di fatto dei beni in modo da rimetterli poi a disposizione della collettività. Questo vale anche per l’associazione Orti Naviglio Grande, la convenzione è scaduta, quindi non ha più titolo di stare nei locali di via degli Alpini". Dopo le verifiche e gli eventuali adeguamenti necessari, l’ipotesi è quella di effettuare un bando pubblico "per consentire l’uso corretto degli spazi che sono destinati al ristoro di chi si dedica alla coltivazione dell’orto".