Buccinasco sul cartello stradale: "Qui la 'ndrangheta ha perso"

L'amministrazione comunale ha coniato il suo claim dopo le polemiche sullo slogan portato avanti da Anci: "Comune vietato alla 'ndrangheta" di Francesca Santolini

Il cartello di Buccinasco "Qui la 'ndrangheta ha perso"

Il cartello di Buccinasco "Qui la 'ndrangheta ha perso"

Buccinasco, 30 settembre 2015 - "Qui la 'ndrangheta ha perso": anche Buccinasco ha il suo cartello. Dopo la polemica delle settimane scorse -per lo slogan utilizzato dalla campagna ANCI portata avanti con il massmediologo Klaus Davi "comune vietato alla 'ndrangheta" e iscritto sui cartelli stradali da apporre alle porte delle città- l'amministrazione comunale ha coniato il suo claim. Il dubbio sui cartelli apposti nell'ambito del progetto "100 comuni contro le mafie" sollevato dal primo cittadino girava intorno alla parola "vietato", una locuzione impropria che poteva prestarsi a discutibile ironia, soprattutto in un comune come Buccinasco definita la Plati del Nord per le numerose frequentazioni e i numerosi appartenenti alle famiglie dei clan calabresi. "Con il nostro cartello invece- spiegano dall'amministrazione -  ci assumiamo l'impegno a combattere e sconfiggere mafia, 'ndrangheta e camorra con i nostri strumenti, dalle iniziative culturali e simboliche alle cosiddette buone prassi, anticorruzione, rispetto delle regole".