Buccinasco, un hotel abusivo nel capannone

Polizia locale e carabinieri scoprono letti, cucine, lavatrici e arredi

Carabinieri e vigili nel capannone in via della Resistenza 44

Carabinieri e vigili nel capannone in via della Resistenza 44

Buccinasco (Milano), 18 ottobre 2018 - I documenti erano già sui tavoli degli uffici tecnici, con la richiesta di trasformare quel capannone in un alberghetto. L’idea era interessante: sulla stessa via c’è un bed and breakfast e sarebbe così diventata una zona ricettiva strategica. Ma qualcosa ha insospettito gli uffici del Comune che hanno attivato, come fanno sempre, tutte le procedure per verificare la correttezza degli atti. Ed ecco la sorpresa: l’ufficio edilizia ha fatto un sopralluogo sul posto e ha notato che qualcosa non andava. Dentro il capannone, di fronte al polo commerciale di via della Resistenza, dove c’è il supermercato U2 e altri grandi negozi, al civico 44 hanno trovato letti sfatti, lavatrici, cucine. Tutto quello che serve, insomma, per allestire stanze pronte ad accogliere intere famiglie. Tanti posti per dormire, oltre venti, tra cui anche lettini per bambini che, per ragioni di sicurezza, hanno preoccupato il Comune che ha chiesto l’intervento di polizia locale e dei carabinieri.

Proprietario del capannone è un cinese, precisamente una società individuale che ufficialmente dovrebbe trattare articoli di pelletteria. Ma a tutti gli effetti il proprietario aveva allestito già un albergo, senza avere alcun permesso del Comune. Il blitz è scattato ieri pomeriggio: gli agenti della polizia locale e i militari di Buccinasco sono entrati all’interno dello stabile e hanno registrato ogni dettaglio. Nessuno, tuttavia, era presente al momento del sopralluogo, ma gli indizi di letti sfatti, abbigliamento sparso in giro, alimenti e bevande, fanno ipotizzare che dentro ci vivessero decine di persone.

Le indagini sono ancora in corso e il blitz è durato alcune ore: saranno le forze dell’ordine a chiarire se il proprietario aveva allestito il capannone come ricovero o se aveva iniziato in modo illecito l’attività di ricezione, facendosi pagare i pernottamenti. Gli agenti stanno raccogliendo documenti e testimonianze, mentre il sindaco esprime soddisfazione. «Un’operazione partita dagli uffici, dal personale comunale che in sinergia con le forze dell’ordine ha consentito di mettere in luce una situazione di evidente illegalità – commenta il sindaco Rino Pruiti –. Mi preoccupa soprattutto la condizione dei bambini e la sicurezza dello stabile dove dormivano decine di persone. Abbiamo trasmesso la denuncia alle autorità competenti e sarà emessa un’ordinanza di sgombero e di ripristino del capannone».

Un'operazione che si inserisce nei controlli su tutti i cantieri e i nuovi lavori sul territorio, gestita grazie all’esperienza di uffici tecnici, amministratori e forze dell’ordine. Proprio grazie alla sinergia tra gli uffici, si è potuto scoprire un altro dettaglio che ha fatto insospettire i tecnici: «Negli ultimi mesi abbiamo notato un quantitativo di rifiuti nella zona, non differenziati ovviamente, notevolmente aumentato – racconta Pruiti – che ha fatto ipotizzare un aumento della popolazione. Ma non essendoci riscontro nei dati, abbiamo capito che qualcosa non andava. Abbiamo attivato tutti i controlli: questo è il nostro modo di procedere. Per ogni situazione che può anche solo far supporre contorni di illegalità l’attenzione è massima. E la tolleranza è zero».