Buccinasco, raffica di furti all'edicola di Romano Banco

I ladri entrano in azione di notte e svuotano la cassetta dei resi

L’edicolante Angelo Leoni mostra la cassetta vuota

L’edicolante Angelo Leoni mostra la cassetta vuota

Buccinasco (Milano), 7 marzo 2018 - "E' già la seconda volta. Chissà come lo utilizzano il materiale che rubano". L’edicolante di Romano Banco, Angelo Leoni - da tutti conosciuto come Leo - non riesce a trovare una giustificazione a quei furtarelli, a quei dispettucci che, da qualche tempo, è costretto a subire. In buona sostanza, quando cala la notte e la città diventa deserta, qualche malintenzionato lo saccheggia di tutte le eccedenze lasciate come resi per il distributore. Si tratta per lo più di quotidiani, riviste o ancora di quelle confezioni colorate dedicate ai bambini che insieme a giornalini o fumetti contengono anche qualche gadget. Finora gli episodi si sono già ripetuti due volte e il timore è che si possano ripetere nuovamente.

"Credo che il vero interesse siano le confezioni dedicate ai più piccini - racconta - solo attraverso la vendita dei piccoli oggettivi che contengono è pensabile racimolare qualche euro. Altrimenti non saprei. Chi compra un quotidiano e o una rivista già vecchia?". Dispetto? Bravata? Un furtarello? Al momento non c’è nessuna spiegazione sensata che possa giustificare questo fenomeno che ha interessato l’edicola dello storico quartiere buccinaschese. Dalle ricostruzioni tutto dovrebbe consumarsi a notte fonda poiché la distribuzione dei quotidiani inizia molto presto, poco dopo l’alba.

Il metodo utilizzato è sempre lo stesso; non richiede una grande abilità ma la conoscenza dei meccanismi relativi alla vendita di periodici e quotidiani. Verosimilmente, attraverso l’uso di una brugola, i malintenzionati aprono il cassone utilizzato per il deposito dei resi e lo svuotano del materiale presente. "Ho già sporto denuncia - spiega - perché sebbene possa sembrare una banalità, questo scherzetto mi è già costato circa 400 euro. Speriamo che l’assicurazione risarcisca anche questa tipologia di fenomeno. Mi auguro che attraverso le telecamere o qualcuno che anche involontariamente abbia visto qualcosa di sospetto si possa risalire agli autori. Non restituire i resi, per noi edicolanti, diventa un costo".