Sud Milano, giro di vite contro videopoker e slot: vietato giocare in tre fasce orarie

Assago, Buccinasco, Cesano, Corsico, Cusago e Trezzano adottano l'ordinanza

Giro di vite contro l'azzardo

Giro di vite contro l'azzardo

Buccinasco (Milano), 8 giugno 2018 - Il provvedimento farà discutere. Da una parte ci sono le amministrazioni che hanno dichiarato guerra al gioco d’azzardo. Dall’altra, i gestori dei locali che hanno installato le macchinette. Con l’ordinanza firmata da tutti i comuni del Piano di Zona (Assago, Buccinasco, Cesano, Corsico, Cusago, Trezzano), scatta il divieto di usare le slot in tre fasce orarie: dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 21. Il diktat arriva solo per l’uso delle slot: non sono inclusi giochi legati al lotto, gratta e vinci, totocalcio e bingo. Interessati dal divieto, su 6 comuni, 95 esercizi che contano 512 apparecchi. I proprietari sono stati informati per la maggior parte: in questi giorni si chiuderà il giro della polizia locale per notificare l’atto e chiarire che chi non rispetterà le regole dovrà pagare una multa da 100 a 500 euro.

L’ordinanza si inserisce nel progetto #gioco@perdere, l’iniziativa che ha proposto incontri con operatori sociali ed esperti di ludopatia, ma anche l’evento Colazioni e aperitivi senza slot, un tour tra i locali che hanno deciso di togliere le macchinette. Grande successo anche per il Ludobus che ha proposto giochi antichi per insegnare ai bambini il vero significato di divertimento. "Un grande passo in avanti per contrastare il gioco patologico – commenta il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti –: un’azione forte che, speriamo, favorirà relazioni sane. Saremo severi nei controlli". Stessa determinazione del sindaco di Corsico Filippo Errante: "Il progetto si affianca a operazioni di monitoraggio: nel 2017 sono state elevate sanzioni per 30mila euro più sequestri di macchinette. Siamo intransigenti". Lo è anche Fabio Bottero, sindaco di Trezzano, che sottolinea l’ìimportanza di "agire in squadra. Un’ordinanza rivoluzionaria per affrontare in modo serio e concreto un gravissimo problema". D’accordo anche Simone Negri, sindaco di Cesano: "Il provvedimento ci permette di proteggere le fasce più vulnerabili: un atto che segna il passo in un settore che pareva completamente esente da regole".