Pieve, Baby gang in stazione: "Urlavano e rubavano di tutto"

Il racconto della moglie del titolare del bar, poi finito in ospedale dopo essere stato aggredito

Rosy Bianco (a destra) e Maria Carnevale

Rosy Bianco (a destra) e Maria Carnevale

Pieve Emanuele (Milano), 6 luglio 2019 - Assalto al bar della stazione da parte di una baby-gang: tutti presi da carabinieri e Polfer grazie alla collaborazione di cittadini, personale di Trenord e Autoguidovie. Erano in dodici, forse qualcuno in più, sono arrivati dal quartiere milanese Corvetto verso le 17 di giovedì, armati di mazze da baseball e bastoni: una banda in missione punitiva, forse a caccia di rivali dalle parti di Opera, dove erano diretti. Ma prima i teppisti hanno seminato il terrore al bar della stazione di Pieve, “Al Binario”, dove erano arrivati in treno.

Un doppio raid. «Erano una decina, sono entrati, hanno iniziato ad urlare e hanno preso varie bevande dalla vetrinetta, coca-cola, delle birre, acqua, e non hanno pagato. Poi sono usciti e sono spariti», racconta la titolare Rosi Bianco, che col marito, Alessandro Convertino, gestisce il bar della stazione. Oltre alla donna, costretta sulla sedia a rotelle, c’era una giovane collaboratrice, Maria Carnevale. Entrambe hanno tirato un sospiro un sospiro di sollievo quando hanno visto uscire il branco. Ma tre ore più tardi, poco prima delle 20 , la baby gang è tornata e questa volta al completo. Pare fossero stati ad Opera o Pieve da dove sarebbero stati cacciati.

Hanno fatto nuovamente irruzione nel bar ed è stato il finimondo, hanno rubato ancora bibite e birre, non è escluso che puntassero alla cassa. Questa volta c’era anche il marito che ha cercato di difendere il suo lavoro e per questo è stato selvaggiamente aggredito a calci e pugni. Fortuna ha voluto che le urla della moglie abbiano attirato alcuni presenti ed i conducenti della linea 220 di Autoguidovie, che è intervenuta mettendo in fuga il branco. Una fuga durata poco, grazie sempre alla collaborazione preziosa dei presenti che hanno avvisato il capotreno di un convoglio S13 del Passante dove era salita parte della banda. Il treno così non è ripartito e sul posto sono arrivati gli agenti della Polfer e i carabinieri che hanno identificato parte degli aggressori. Un altro gruppetto invece era riuscito a fuggire a bordo di un autobus della linea 220 ma i carabinieri lo hanno raggiunto. Alla fine sono stati identificati 12 ragazzi, tutti minorenni tranne un diciottenne. Proveniano dal Corvetto, molti sono di origine nordafricana: sono stati tutti denunciati per interruzione di pubblico servizio, lesioni personali e furto. Il titolare del bar è stato giudicato guaribile in 7 giorni. Il treno diretto a Milano è rimasto fermo per oltre un’ora.