Sulle strade della morte: ecco la classifica nera / GRAFICO

Statali, tangenziali e grandi arterie: quasi 6mila schianti per 137 morti. Monza, Milano e Lecco ai vertici per incidenti al chilometro

Un incidente stradale lungo la Valassina

Un incidente stradale lungo la Valassina

Milano, 22 novembre 2020 - Tante auto, strade affollate. Ma soprattutto insidiose. Nella classifica nera delle province più pericolose d’Italia, fra le prime 10 per numero di incidenti al chilometro, ben cinque sono lombarde. Prima assoluta è Monza, con 4,7 incidenti per chilometro di strada, seguita da Milano, con 3,10. La media italiana è di 0.66. E tutte le 12 realtà territoriali della nostra regione sono sopra questo livello. Lecco è quinta, con 1,85 scontri ogni mille metri di asfalto. Chiudono la serie della top-ten Varese e Como, entrambi a quota 1,43. Alle spalle, ancora, Bergamo, dodicesima a 1,38 incidenti al chilometro, poi Lodi - solo ventitreesima - a 1,04, poi Brescia, ventinovesima, Pavia, al 37esimo posto, Cremona, al 41° e Mantova, 49esima. Tutte sotto quota 1. A stilare l’elenco è l’Aci, attraverso la sua banca dati. Si scopre così che in tutto il 2019, sulle arterie principali del nostro Paese, si sono registrati circa 36mila incidenti, con 1.257 vittime. E che la Lombardia, da sola, ha contato 5.743 scontri, con un totale di 147 morti, oltre il 10 per cento di tutti i decessi italiani.

Ma dove avvengono questi incidenti? Il primato spetta al tratto lombardo dell’A4, fra Marcallo e il Lago di Garda: 498 incidenti e nove morti. Segue la Statale 36, che collega il Milanese alla Valtellina, attraverso la Brianza: 355 incidenti, per tre morti nell’arco dello scorso anno. Ecco spiegata l’incidenza elevata che porta il Lecchese al quinto posto in Italia fra i territori più esposti. Terza piazza fra le strade più pericolose, la Tangenziale Ovest di Milano, con 268 schianti e tre vittime. Ma è tutto il sistema di tangenziali milanese, esclusa la Teem, che è ai vertici per numero di scontri. Anche mortali. Quarta piazza in regione per la Ss35, che attraversa la Brianza come la Ss36 e contribuisce al primato assoluto di Monza. Su questa pericolosa striscia d’asfalto 249 incidenti in un anno e tre morti. Nona, la Statale Briantea, che collega la fascia pedemontana fra Bergamo e Varese, attraversando Lecco e Como. Qui, gli incidenti sono di meno, 148. Ma i morti sono cinque, di più che sulla Statale 36 che ha registrato ben più del doppio di incidenti. A pesare sulle cifre, nel caso della Statale 36, della 35 Milano-Meda, ma anche della Briantea, le condizioni della manutenzione.