
Carlotta Ferrari, classe 2003, atleta comasca dell’Aeronautica militare
La scherma italiana non tradisce mai: arrivano medaglie anche dall’Universiade di Essen (Germania). L’arma non poteva che essere il fioretto con due azzurre sul podio. L’oro va ad Aurora Grandis mentre il bronzo è della lombarda Carlotta Ferrari, sconfitta in semifinale dalla connazionale e studentessa dell’Università Unitelma Sapienza. La comasca, classe 2003, ha fatto il suo esordio entrando nel tabellone a eliminazione diretta, imponendosi sulla polacca Wieczorek (15-6) e sulla coreana Park (15-9). Nei quarti di finale la studentessa della Cattolica di Milano (frequenta scienze e tecniche psicologiche) ha superato nel match tricolore Giulia Amore (15-6), entrando in zona medaglia prima dello stop contro Grandis.
Atleta dell’Aeronautica militare, si è formata nella Comense scherma e già da piccola, a partire dalle under 14, si è messa in mostra dopo gli inizi con la danza. Grazie al fratello gemello Riccardo, però, ha preso in mano il fioretto e non l’ha più lasciato. E chissà che un giorno non riesca a ottenere medaglie di valore anche a livello assoluto, visto che è cresciuta nel mito di un’altra campionessa lombarda come Arianna Errigo, formatasi proprio nel club lariano: "È stata una grande fonte di ispirazione – disse tempo fa –. Siamo molto diverse, sia fisicamente sia caratterialmente, ma è bello sognare di replicare quello che è riuscita a fare". In vista per lei e per la Nazionale ci sono i Mondiali di Tbilisi in Georgia, dal 22 al 30 luglio con la squadra reduce dagli Europei di Genova. Il 25 toccherà all’eterna Errigo, argento al Mondiale del 2023 a Milano.
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