Wimbledon saluta il "Manic Monday". Oggi in campo anche Berrettini e Sonego

Origine e storia del "lunedì folle" all'All England Club. Berrettini per la conferma contro Ilya Ivashka, Sonego per l'impresa contro Federer

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“È solo un altro frenetico lunedì, vorrei che fosse domenica perché è il mio giorno di svago” così cantavano le Bangles, band di Los Angeles, che negli anni 80 spopolavano con il loro brano “Manic Monday”. Il brano, inserito nell’album “Different Light”, nella primavera del 1986 occupa i primi posti delle chart mondiali. Funziona particolarmente bene in Gran Bretagna dove fu addirittura l’album più venduto dell’anno. E un tormentone del genere non poteva che inserirsi nella vita di tutti i giorni, permeando la cultura inglese, fino al punto di entrare nel vocabolario di un’eccellenza e un orgoglio britannico come il torneo di Wimbledon.

L’associazione è piuttosto semplice. il ritornello della canzone parla di un folle lunedì che arriva dopo una domenica di riposo. Più o meno quello che succede all’All England Club, dove la domenica che chiude la prima settimana di match è considerata “il giorno di svago” dei giocatori non essendoci match, e il lunedì è una delle giornate più affascinanti del torneo, con un programma fittissimo che prevede tutti gli ottavi di finale. Per questo, il lunedì della seconda settimana viene chiamato “Manic Monday”

Una tradizione storica che si celebrerà per l’ultima volta quest’anno. Infatti per il 2022 gli organizzatori di Wimbledon hanno già comunicato che non ci saranno più giornate senza partite, il “Middle Sunday” diventerà quindi un giorno come un altro nelle due settimane di torneo.

Il Manic Monday è una giornata che, storicamente, regala grandi sorprese e risultati inattesi. Come nel 2001, quando un giovane Roger Federer sconfisse il suo idolo nonchè allora numero 1 del mondo Pete Sampras 7-5 al quinto set. Anche nel 2000 grande “upset”, questa volta protagonisti Andy Roddick, star del tennis Usa, e Lu Yen-hsun, il maestro dei Challenger. Il Taiwanese sorprese l’ex numero 1 al mondo ottenendo una storica qualificazione ai quarti di Wimbledon.

E se deve essere un lunedì di sorprese, speriamo che lo sia per Lorenzo Sonego e non per Matteo Berrettini. Il romano infatti scende in campo oggi alle 12 contro il numero 79 del mondo Ilya Ivashka, una partita che dovrebbe essere alla portata di Matteo. Ma attenzione a sottovalutare il bielorusso che non avendo nulla da perdere, potrà giocare con il braccio leggere. Diverso invece il discorso che riguarda Sonego: il torinese dovrà affrontare Re Roger Federer (non prima delle 18) sul centrale. Per passare è necessaria un’impresa, ma nel “Manic Monday” tutto è possibile