Tennis, partono gli Us Open: Djokovic per il Grande Slam, gli italiani per sognare

Nonostante le defezioni di Federer, Nadal e Thiem, il torneo newyorchese si prospetta scoppiettante.

Oggi il via allo Us Open

Oggi il via allo Us Open

L’estate volge ormai al termine e, così, anche la stagione del tennis. Prima di pensare agli ultimi appuntamenti del tour (come, per esempio, le Atp Finals in programma ad ottobre a Torino) da oggi gli sforzi e le ambizioni di tutti i tennisti del circuito sono concentrati su un unico obiettivo: l’ultimo slam stagionale, Us Open. I campi del cemento newyorkese quest’anno saranno il teatro di un torneo che si preannuncia tanto importante quanto atipico: infatti, dopo 24 anni, ai nastri di partenza non saranno presenti tre icone del tennis come Rafa Nadal, Roger Federer e Serena Williams, in campo femminile, costretti al forfait da guai fisici.

Assente per infortunio anche il campione uscente del torneo, Dominic Thiem, a causa del riacutizzarsi di un problema al polso che ha condizionato tutta la stagione dell’austriaco. Tuttavia, il torneo che prenderà il via oggi nel tardo pomeriggio (ora italiana) è ricco di motivi d’interesse anche senza Roger e Rafa: occhi puntati su Novak Djokovic che ha la grande occasione di vincere il quarto Slam di stagione. Inoltre, sono davvero tanti gli italiani in tabellone, ben 10 nel maschile e 4 nel femminile: sognare non è vietato.

Djokovic e l’obiettivo “Grande Slam”

L'indiziato numero uno per la vittoria finale è sempre uno e uno soltanto: Novak Djokovic. Il serbo, numero 1 del mondo, si presenta all’appuntamento con lo slam americano con una grande occasione sulla sua racchetta: completare il poker di slam vinti nella stessa stagione (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e appunto Us Open). Un primato che regge dal 1969, quando l’australiano Rod Laver scrisse la storia del tennis infilando tutti e quattro i Major nella stessa stagione.

La pressione e le aspettative sulle spalle del serbo sono ancora maggiori del solito, vista l’assenza dei grandi rivali Nadal e Federer. Durante la conferenza stampa di presentazione del torneo però, Nole non si è nascosto: "Vincere qui e completare il Grande Slam sarebbe la mia impresa più grande. Sarebbe un fatto storico. L’assenza di Roger e Rafa carica ancora di più. Non sarà un torneo facile comunque. Ci sono al via tennisti molto caldi come Tsitsipas, Zverev e Medvedev". In effetti Nole non ha tutti i torti. Il numero uno del mondo, dopo la delusione in semifinale alle Olimpiadi di Tokyo (il serbo ha perso in rimonta da Sasha Zverev, vanificando così la possibilità di chiudere il “Golden Slam”, ovvero i quattro major e l’oro olimpico) si è preso una pausa per ricaricare le batterie, apparse completamente scariche nella terra del Sol Levante, in ottica Us Open. Ora, il momento della verità per Djokovic che arriva all’appuntamento con la storia senza nemmeno una partita giocata dal 30 luglio.

Particolare che lo differenzia dai tre terribili giovani in rampa di lancio: Stefanos Tsitsipas, Danil Medvedev e Sasha Zverev che hanno spadroneggiato negli ultimi tornei sul cemento americano, rendendo ancora più credibile la loro candidatura per la vittoria finale. 

Capitolo Italiani

Sono tanti, e forti, gli italiani che si presenteranno sui campi di New York, per la precisione 10 uomini (Berrettini, Sinner, Sonego, Fognini, Musetti, Mager, Cecchinato, Seppi, Travaglia e Caruso) e 4 donne (Giorgi, Paolini, Trevisan ed Errani). A guidare la spedizione maschile, Matteo Berrettini. “The Hammer” com’è soprannominato il tennista romano, dopo la finale a Wimbledon si è preso un periodo di pausa per recuperare da qualche acciacco fisico, e si è ripresentato settimana scorsa sui campi del Master1000 di Cincinnati, dove è stato sconfitto al secondo turno dal canadese Felix Auger Aliassime. Matteo a New York si sente a casa come dimostra la semifinale raggiunta due anni fa. Oggi è un giocatore più maturo, pronto a dare l’assalto a quello che sarebbe il primo trofeo Slam della sua carriera.

Arriva bene a questo Us Open anche Jannik Sinner. L’altoatesino dopo essere uscito prematuramente da Wimbledon si è ripresentato a inizio agosto sui campi del 500 di Washington, dove è riuscito ad alzare un trofeo, mettendo così fine ad un periodo in cui i risultati faticavano ad arrivare.

Anche Fabio Fognini sembra pronto per questo appuntamento. Sul cemento il tennista di Arma di Taggia non si è mai sentito a casa come sul rosso, ma negli anni la sua attitudine alle superfici veloci è migliorata e di tanto. Da non sottovalutare anche Lorenzo Sonego. Il tennista torinese fa del dritto e del servizio le chiavi del suo gioco: sul veloce, quando è in giornata, può dare davvero fastidio a chiunque. Può sorprendere anche Lorenzo Musetti, che dopo aver mostrato lampi di talento cristallino sui campi del Roland Garros, è chiamato a ritrovarsi dopo una serie di prestazioni al di sotto delle sue possibilità. Ma come direbbe De Gregori “il ragazzo si farà”, perché Lorenzo è ancora molto giovane (la carta d’identità recita 2002, addirittura un anno in meno di Sinner) e ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore veramente importante.

L'ultimo successo Slam a firma italiana però, è arrivato per merito delle nostre ragazze. La finale tra Roberta Vinci e Flavia Pennetta, vinta dalla brindisina, nel 2015 ha scritto una pagina indelebile del tennis azzurro. Oggi, la pesante eredità di queste campionesse verrà raccolta da Camila Giorgi. Camila sul cemento può esprimersi al meglio e, come dimostra il successo di Montreal di appena due settimane fa, è in un periodo di grande forma.

I nostri tennisti sia nel maschile che nel femminile non partono con i favori del pronostico ma, in questa magica estate italiana, sognare non costa nulla.