Il no vax Djokovic agli Internazionali di tennis di Roma 2022? Esplode la polemica social

Il sottosegretario Vezzali apre alla partecipazione dell'asso serbo al torneo, il collega Costa si dice contrario. E su Twitter piovono critiche (oltre a qualche apprezzamento)

Djokovic sì, Djokovic no. Si gioca una sorta di partita di tennis sulla presenza del campione serbo agli Internazionali di Roma, il principale evento dello sport dei gesti bianchi in Italia. A fronteggiarsi sono il sottosegretario allo Sport, l'ex medaglia olimpica nello scherma Valentina Vezzali e il collega con delega alla Salute Andrea Costa. Uno scontro in seno al governo - con contorno di polemiche social - maturato mentre è fresco il ricordo del caso riguardante il numero 1 della classifica Atp, escluso dagli Australian Open dopo un lungo tiremolla sul certificato di esenzione al vaccino anti-Covid presentato dal serbo (che, dopo il torneo vinto dal rivale Rafa Nadal, non ha perso l'occasione di dichiararsi ancora contrario all'iniezione contro il coronvirus)

Vezzali in un'intervista a Libero ha detto che, essendo il tennis uno sport all'aperto, "non è previsto il green pass rafforzato: quindi se Djokovic vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Magari non utilizzando alberghi e ristoranti". Una dichiarazione interpretata come una sorta di invito all'asso serbo per il torneo che si disputerà nella Capitale dal 2 maggio. Al sottosegretario allo Sport ha risposto un altro componente del governo, il collega alla Salute Andrea Costa. "Credo che dobbiamo essere tutti uguali di fronte alle regole, alle norme - ha detto e chi ha un grande seguito, chi può darci una mano in questa opera a maggior ragione deve dare il buon esempio. Quindi sono contrario alla presenza di Djokovic agli Internazionali di Roma".

Successivamente ci ha messo il carico l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore del centro malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Resto stranito da quanto avvenuto in ambito sportivo dove la sottosegretaria allo sport Vezzali ha sbagliato e dovrebbe dimettersi - ha detto lo specialista, noto volto tv nel periodo della pandemia - Invitare Novak Djokovic, leader dei No-Vax, quando in Italia ci sono ancora restrizioni e Green pass anche solo per entrare in piscina e in palestra è vergognoso".

E su una linea simile si muovono i social. Su Twitter Raffaele usa l'arma dell'ironia, scrivendo "#Djokovic potrà competere a #Roma senza essersi vaccinato. Mia figlia per giocare a tennis deve esibire il super green pass. A questo punto la iscrivo agli #internazionalidiRoma ". Sirio trasforma il campione serbo in politico, citando il noto discorso della discesa in campo di Berlusconi "Djokovic può giocare gli internazionali di Roma da non vaccinato e senza green pass..."l'Italia è il paese che amo...".

Fabrizio, invece, sceglie la strada dell'indignazione: "Permettere a NoVax #Djokovic di lordare con la sua presenza gli Internazionali di Roma sarebbe uno sputo in faccia a tutte le vittime di #COVID19, ai loro familiari e alle persone perbene che stanno permettono la ripartenza". Ma sempre sui social network c'è anche chi esulta per la possibilità della partecipazione di Djokovic al torneo: è la pattuglia no green pass che considera l'eventuale via libera uno schiaffo al sistema della certificazione verde.