Ronaldo mette la freccia e supera Pelè

Con il gol allo Spezia il bianconero arriva a 768 gol in gare ufficiali, uno in più di O Rei

Ronaldo e Pelè

Ronaldo e Pelè

Torino - Con il gol allo Spezia Ronaldo mette la freccia e supera dopo 47 anni il record di Pelè: 768 gol in partite ufficiali. O Rei si era fermato a 767, che salgono a 1281 con i gol in partite non ufficiali, il millesimo su calcio di rigore celebrato in Brasile come un evento nazionale come tutto ciò che riguarda Pelè. Il più grande? Ora non stiamo qui a scomodare chi sia il più forte di tutti i tempi, esercizio assai retorico e forse anche inutile. Si parla di campioni e basta perché, si sa, al top è difficile arrivare ma ancor più dura è restarci per così tanto tempo. E giusto per rimanere in tema giova ricordare che O Rei aveva spodestato a sua volta un'altra icona, l'ungherese Puskas che con Di Stefano e il Real Madrid vinse tutto quello che si poteva vincere.

Ne basta uno

Gol tanti, sì, tantissimi anche se in realtà ne basta anche solo uno per passare alla storia, nel bene e nel male. Ne sanno qualcosa Ghiggia a cui bastato mettere la firma al definitivo 2-1 nella finale dei mondiali 1950 tra Brasile e Uruguay per regalare alla Celeste il secondo titolo della storia e al contempo gettare nella depressione più nera i duecentomila del Maracanà e con loro un intero Paese che già pregustava il successo e al contrario mai dimenticherà quel giorno, entrato nella storias come il Maracanazo appunto. E chi mai avrebbe conosciuto dell'esistenza di caporale del'esercito nordcoreano prestato al calcio ,tale Pak Doo Ik,  senza quel gol che contro ogni previsione eliminò l'Italia di Edmondo Fabbri dai mondiali di Inghilterra 1966.

Il futuro

Intanto Ronaldo che di appendere le scarpe al chiodo non ci pensa proprio e in cuor suo forse punta a scalare anche la classifica dei trofei all-time che per che lo vede a quota 29 titoli, all'inseguimento di Dani Alves che di allori in carriera ne ha collezionati ben 37 trofei. Sullo sfondo un futuro che al momento appare nebuloso e un presente non meno complesso con la sua Juventus che in campionato fatica e in Champions è già chiamata all'impresa per passare il turno con il Porto. Senza contare che dal fronte economico arrivano segnali preoccupanti con il club bianconero alle prese con un bilancio gravato da grosse perdite e dove lo stipendio del portoghese (60 milioni lordi a stagione, scadenza nel 2022) incide molto con i bianconeri chiamati a decidere sul da farsi. Storie di numeri sì, anche in questo caso.