MotoGp in Portogallo, vince Bagnaia: titolo costruttori a Ducati. In Moto3 Acosta mondiale

La bandiera rossa chiude la gara con 2 giri di anticipo. Nella classe d'esordio Foggia lotta per giocarsi il titolo ma viene abbattuto da Binder

Francesco Bagnaia primo al traguardo

Francesco Bagnaia primo al traguardo

Portimao (Portogallo) – Gara capolavoro di Pecco Bagnaia. E titolo costruttori alla Ducati. La vittoria in solitaria davanti a Joan Mir (Suzuki) e all'altra rossa di Jack Miller (che gli garantisce il 'titolo' di vice campione) arriva in anticipo per la bandiera rossa esposta dopo l'incidente tra Miguel Oliveira e Iker Lecuona. Primo zero stagionale per Fabio Quartararo che a cinque giri dalla fine perde l'anteriore in curva 5 e consegna il Mondiale marche a Borgo Panigale. Ai piedi del podio Alex Marquez (Honda). Nella Top 10 Enea Bastianini (Ducati), 12° Luca Marini (Ducati). In grande difficoltà le Yamaha di Valentino Rossi (13°), Andrea Dovizioso (14°) e Franco Morbidelli, 17° e ultimo. Finisce dopo quattro curve la gara di Danilo Petrucci (KTM).

Moto2 In Moto2 ci si gioca tutto domenica prossima a Valencia. Remy Gardner vince a Portimao castigando il compagno di squadra e unico ostacolo verso il titolo Raul Fernandez. L'australiano del team KTM Ajo confeziona la migliore gara dell'anno e arriva a tre punti dal Mondiale. A podio Fernandez per la settima doppietta stagionale, poi Sam Lowes. Primo degli italiani Celestino Vietti (6°), 8° Marco Bezzecchi dopo aver battagliato per il podio nella prima parte di gara, 11° Fabio Di Giannantonio.

Acosta campione Moto3 Il pianto di Pedro Acosta in tutto l'ultimo giro ormai da campione del mondo. Le lacrime di rabbia e disperazione di Dennis Foggia, buttato giù all'ultimo giro da una scellerata staccata di Darryn Binder. Proprio mentre il romano lottava con Acosta per la vittoria e per tenere aperto il Mondiale fino al Gp di Valencia domenica prossima che chiude la stagione. E a poco vale la squalifica di Binder a fine gara per “guida irresponsabile”, per quell'entrata senza senso. “Speravo almeno fosse stata una KTM a buttarmi giù e invece è stata una Honda con il solito Binder”, sbotta Foggia dopo aver cacciato dal box il pilota sudafricano arrivato a fine gara per provare a chiedere scusa: “E pensare che il prossimo anno correrà in MotoGp (con Andrea Dovizioso in Yamaha)”. Foggia prova a voltare pagina: “Ce la giocheremo l'anno prossimo. E' comunque un gran peccato, me la stavo giocando, sapevo già dove passare Pedro per provare a vincere la gara, ma poi è arrivato Binder”. Uno strike che ha consegnato il titolo ad Acosta, primo pilota a laurearsi campione nella sua stagione d'esordio nella classe d'esordio da Loris Capirossi nel 1990 e, a 17 anni e 166 giorni, secondo più giovane campione del mondo di sempre dietro a Capirex per un solo giorno. E il prossimo anno lo spagnolo – autore comunque di una gara in rimonta dal 14° posto e una stagione da protagonista - salirà in Moto2 con il team KTM Ajo. Insieme al numero uno sul podio Andrea Migno e Niccolò Antonelli.