Morto a 89 anni Bubi Dennerlein, "il papà del nuoto italiano"

Fu atleta e allenatore di primissimo piano nel nuoto e nella pallanuoto e commissario tecnico nazionale: tra i suoi atleti Novella Calligaris e il fratello Fritz

Costantino Bubi Dennerlein nella foto che gli ha dedicato la FIN

Costantino Bubi Dennerlein nella foto che gli ha dedicato la FIN

Roma - "Ci ha insegnato a vincere e a nuotare; ha formato generazioni di campioni. E' stato un po' il papà del nuoto italiano e stamattina ha raggiunto il fratello Fritz. Tutto il movimento è più solo. Ciao Bubi". La Ferazione italiana Nuoto rende omaggio a Costantino "Bubi" Dennerlein, morto a 89 anni (ne avrebbe compiuti 90 a dicembre) a Roma.

Dennerlein è stato per oltre vent'anni commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto e fu il maestro di una gloria nazionale come Novella Calligaris (3 medaglie a Monaco '72 e un record mondiale con oro iridato negli 800 sl) e di generazioni di nuotatori azzurri attraverso sette Olimpiadi affrontate da responsabile della squadra italiana.

Di madre romena e padre tedesco, nato a Portici, in provincia di Napoli, dennerlein, atleta nel nuoto e nella pallanuoto, "è stato il primo campione italiano assoluto di nuoto della Canottieri Napoli - ricorda la Fin -, con cui ha conquistato 10 titoli e stabilito 4 record nazionali, ha partecipato alla Olimpiadi di Helsinki del 1952 e vinto 2 scudetti di pallanuoto, nel 1957 e nel 1958. Ma soprattutto è stato tra i più grandi allenatori che abbia annoverato il nuoto azzurro". Tra gli atleti che seguì, oltre a Calligaris, anche il fratello Fritz, a sua volta un campione di nuoto e pallanuoto. I suoi "ragazzi" hanno vinto oltre 50 titoli italiani. Ma fu anche allenatore scudettato della Canottieri Napoli.

Il presidente della Fin Paolo Barelli e la dirigenza esprimono le "più sentite condoglianze a familiari, parenti e amici a nome di tutto il movimento". 

Il ricordo di Novella Calligaris

"Per il nuoto ha rappresentato la svolta, con lui l'Italia ha cominciato a vincere. Per me se ne va un pezzo di vita". Così Novella Calligaris omaggia Costantino Dennerlein. "Io gli devo tutto - racconta l'ex campionessa all'Ansa - se sono arrivata a vincere medaglie olimpiche, mondiali a stabilire dei record è merito suo. Lui mi aveva capito, mi fece fare gli 800 stile dicendo 'così starà zitta 12 minuti...'. Feci il sesto tempo italiano, ma lui cercò subito di tenermi con i piedi per terra. Provava a farmi andare sempre oltre i limiti, come quando nel '68 mi fece fare sette gare ai campionati italiani sperando ne perdessi una. E invece le vinsi tutte. Mi sfidava. Non era solo un allenatore, era uno psicologo, sapeva insegnare i valori della vita, per me un secondo padre".