MICHAEL CUOMO
Sport

Monza in caduta libera. Nesta torna in panchina

Pokerissimo della Lazio, ultima mossa dei brianzoli per evitare la retrocessione. Paga Bocchetti: al suo posto il tecnico esonerato lo scorso dicembre.

Salvatore Bocchetti, allenatore del Monza, prova a scuotere i suoi a bordo campo. Per il tecnico una sola vittoria e sei sconfitte in sette partite

Salvatore Bocchetti, allenatore del Monza, prova a scuotere i suoi a bordo campo. Per il tecnico una sola vittoria e sei sconfitte in sette partite

di Michael CuomoMarco Baroni era la prima scelta di Adriano Galliani per la panchina del suo Monza. Era andato a Firenze per incontrarlo e convincerlo, poi Lotito gli ha offerto le ali dell’aquila per volare e questo era troppo per non accettare. Galliani aveva ragione e l’incrocio in calendario è diventato quello del nuovo cambio in panchina: via Salvatore Bocchetti, dentro, ancora, Alessandro Nesta. La scelta più logica, quella più apprezzata dallo spogliatoio smarrito dopo una partita di sofferenza, e un passivo pesante da digerire, che ha tolto ancora qualche speranza-salvezza al Monza. Era la prima a mercato chiuso: avrebbe potuto dare un segnale, spiegare le intenzioni, motivare meglio il perché di alcune scelte. Troppo presto per una bocciatura, ma rimandato sì.

Nella Capitale sede di esami, Salvatore Bocchetti perde il suo e di conseguenza tutta la squadra crollando sotto i colpi di una Lazio spietata, capace di rifilare un 5-1 che poteva essere ancora più sonoro guardando i numeri. Eccone alcuni: 26 tiri a 3, del Monza solo 1 in porta, il rigore di Sensi al minuto 86 che per un unghia Provedel non è riuscito ad intercettare. Il resto è un assedio iniziato pronti-via, che ha portato il muro a crollare dopo mezz’ora diventando poi un ostacolo così basso da lasciare un’autostrada alle idee di Baroni, che a differenza del collega avversario trovano ragione in campo. Bocchetti, invece, ci ripensa al gol subito: fuori Martins, dentro Kyriakopoulos. Legittima e comprensibile la scelta di lanciare dall’inizio chi meglio aveva figurato subentrando contro il Verona, ma troppo poco in termini di muscoli ed esperienza per pensare di sbarrare la strada a un treno di nome Nuno Tavares. Scelta tecnica, motiverà a fine gara. L’ultima vera della sua esperienza, che termina dopo 7 partite, una sola vittoria e una media punti a partita di 0,43. Troppo poco.

Torna Nesta, sfortunato nei suoi primi mesi, ma forte di una fiducia dell’ambiente che lo aveva salutato in lacrime. Le aveva asciugate in quella circostanza, ma ora dovrà fare ancora di più: restituire un sorriso a un intero ambiente, scosso dai risultati ma voglioso di crederci ancora.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su