Milan, la profezia di Berlusconi: "L’allenatore funzionerà"

L'ex presidente torna a parlare e plaude alle scelte del club

Marco Giampaolo (Ansa)

Marco Giampaolo (Ansa)

Milano, 18 giugno 2019 - Metti un Giampaolo al Milan e condiscilo con il presidente più vincente nella storia del calcio nostrano. Il cocktail è micidiale ma offre interessanti spunti di riflessione: «Mi pare un allenatore che ami il bel gioco, con una mentalità offensiva. È la prima cosa che una squadra deve avere per vincere e convincere». Le parole di Silvio Berlusconi, a margine della presentazione del nuovo libro di Arrigo Sacchi risuonano come non mai nei cuori dei tifosi rossoneri ma anche in quelli dell’attuale dirigenza, con il presidente Paolo Scaroni in testa: «Mi ha invitato in un colloquio con lui e ci andrò nei prossimi giorni - afferma l’ex presidente del Milan - Consigli? Credo che qualcosa di utile potrò dirglielo». Sarà un Milan come piace a Berlusconi, con il ritorno del trequartista e di milanisti doc quali Boban e Maldini («Li conosco come atleti e giocatori, non conosco le capacità dirigenziali»). Dispiaciuto per Gattuso («Non eravamo in sintonia sui moduli di gioco») ma soprattutto per Conte: «Lo avrei visto volentieri al Milan - conclude Berlusconi - per un certo momento abbiamo pensato potesse essere una buona scelta, ma poi me ne sono allontanato, non ho più seguito la cosa».

Quella di ieri era una serata per festeggiare Arrigo Sacchi e parlare de “La coppa degli immortali” (questo il titolo del libro) ripercorrendo un passato glorioso oggi lontano. «Arrigo Sacchi ha cambiato il calcio in Italia», ha ammesso Adriano Galliani.

Giampaolo, intanto, ha ricevuto ad Arezzo il “Timone d’Oro”. «Alla Samp ho fatto tre anni molto formativi», ha dichiarato, ma non ha aggiunto nulla sul futuro in rossonero. Attende novità di mercato. Ieri a Casa Milan era ospite Luca Giuffredi, agente di Veretout e Mario Rui. Interessa più il primo che il secondo, visto che il Milan ha tre terzini. Nei prossimi giorni l’offerta alla Fiorentina.