Milan, dopo il caso Kessie-Bakayoko la società si fa sentire

Leonardo e Maldini hanno chiesto di limitare l'utilizzo dei social ed evitare comportamenti non adeguati

Kessie e Bakayoko

Kessie e Bakayoko

Milano, 17 aprile 2019 - La scossa dopo le polemiche, gesti che di sportivo hanno ben poco e nefandezze ben lontane dallo stile Milan. Il momento è delicato, il Diavolo si gioca tutto; motivo per il quale, ora, a scendere in campo è tutta la società. Il summit di ieri mattina a Milanello è la chiave di volta per ritrovare serenità e rilanciarsi alla conquista del quarto posto: oltre a Gattuso, la presenza di Leonardo e Maldini è servita da monito per tutta la squadra. Un vero e proprio rimprovero al gruppo prima dell'allenamento, perché gli episodi dopo la gara con la Lazio non sono piaciuti. E non verranno più tollerati. In sostanza Leonardo e Maldini hanno chiesto di limitare l'utilizzo dei social ed evitare comportamenti non adeguati al blasone della società.

Se questo basterà per raggiungere il quarto posto non è dato saperlo ora; rimane assurdo, però, che il mondo del calcio non sia riuscito a punire nessuno per quanto accaduto dopo Milan-Lazio: il Giudice Sportivo infatti ha deciso di non avvalersi della prova tv per Kessie e Bakayoko, che a fine partita hanno alzato la maglia di Acerbi durante i festeggiamenti sotto la curva. Rimandando tutto alla Procura federale e imponendo una serie di ridicole ammende (10 mila euro al club, altrettanti a Bertolacci, Kessie e Musacchio e per i biancocelesti Luiz Felipe e Patric). Ammenda della stessa entità anche per Lucas Leiva per le parole offensive nei confronti di un membro dell'ufficio stampa del Milan in carrozzina; ma il centrocampista non ci sta: «In dieci anni di carriera non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno - le sue parole - ciò non fa assolutamente parte del mio comportamento professionale e mi offende anche a livello umano».

Certamente, però, è l'ennesima puntata e l'ennesimo scivolone di una partita corretta in campo ma rovinata dal comportamento di più di un protagonista al fischio finale. Intanto il Milan si prepara al rush finale di campionato: «Ho visto in giro troppo allarmismo» ha ammesso Borini a Milan Tv. E difatti i rossoneri sono ancora quarti, come non succedeva da anni, con la concreta possibilità di tornare dopo sei stagioni in Champions League. Le ultime uscite della squadra di Gattuso sono state poche esaltanti, ma primi timidi segnali di svolta si sono affacciati all'orizzonte. Con il possibile recupero accelerato anche di Paquetà: il brasiliano, fermo per una distorsione alla caviglia destra dalla gara con l'Udinese del 2 aprile scorso, ieri ha lavorato a Milanello e potrebbe tornare a disposizione tra due settimane.