Gianluca Mancini
Bergamo, 17 luglio 2019 - L’Atalanta saluta Gianluca Mancini. Con qualche settimana di ritardo, se non addirittura con qualche mese. Del trasferimento del difensore toscano alla Roma, ormai in fase di ufficializzazione, si parlava addirittura dallo scorso dicembre, quando il 23enne centrale fiorentino era esploso con una striscia realizzativa di gol a raffica, conquistandosi i galloni di “nuovo Materazzi”. La Roma, allora allenata da Di Francesco con lo spagnolo Monchi come d.s., scalpitava per averlo già nel mercato invernale o quanto meno per definire l’acquisto in vista dell’estate.
Quindi mesi di stallo, per via della rivoluzione giallorossa a Trigoria e del calo di rendimento, da marzo, del difensore finito in panchina nell’ultimo bimestre con Gasperini (che da centrale gli preferiva Djimisiti e da laterale Masiello). Fino a due settimane fa quando, dalla sponda giallorossa dell’Urbe, il nuovo direttore sportivo Petrachi ha rilanciato l’interesse per Mancini, come sostituto di Manolas. Un’operazione complessa, anche per i costi, che l’Atalanta ha definito senza fretta non avendo esigenze di fare cassa, considerando l’evidente voglia del ragazzo di andare nella Capitale e firmare un ricco contratto quinquennale da 2 milioni l’anno. Affare da venti milioni più altri sei di bonus, dunque 26 milioni spalmati entro il 2021.
In queste settimane nelle casse nerazzurre stanno arrivando i 40 milioni delle operazioni degli anni scorsi, ovvero Kessie al Milan e Petagna alla Spal, per cui il piatto atalantino è ricco, nonostante i 19 milioni spesi per Luis Muriel e i 13 per Ruslan Malinovskyi che da ieri è a Clusone in ritiro con i nuovi compagni. Non preoccupa un nuovo investimento per rimpiazzare Mancini. Gasperini vorrebbe un giocatore già rodato nella nostra serie A, si è parlato di Kevin Bonifazi e del 27enne difensore emiliano Gian Marco Ferrari, reduce da 31 presenze e 4 gol con il Sassuolo, che spingerebbe per trasferirsi a Bergamo. Nelle ultime ore hanno preso quota le piste straniere che portano al 27enne Sergi Gomez del Siviglia, un prodotto della Cantera del Barcellona e al 25enne Kaan Ayhan, nazionale turco anche se nato in Germania, cresciuto nello Schalke 04 ed esploso nel Fortuna Dusseldorf.