ILARIA CHECCHI
Sport

La festa è dell’Alcione Travolto il Club Milano

Gli ’’orange’’ al Kennedy vincono l’inedito derby con un rotondo 4-1. La partita non ha deluso le attese: due autogol, un rigore e un’espulsione. .

La festa è dell’Alcione  Travolto il Club Milano
La festa è dell’Alcione Travolto il Club Milano

di Ilaria Checchi

Se per l’inizio del campionato di Serie D bisognerà aspettare il 10 settembre, la Coppa Italia Dilettanti sta già regalando emozioni, una su tutte il primo storico derby milanese tra Alcione e Club Milano, andato in scena ieri pomeriggio e che ha visto il cielo sopra la Madonnina tingersi di arancione. Al Comunale Kennedy di via Alessio Olivieri a Milano, infatti, la proprietà orange ha aperto i cancelli ai crociati di Scavo (in panchina si è presentato Corciulo a causa della squalifica del tecnico) e alla fine a festeggiare il passaggio del turno sono stati proprio i padroni di casa, usciti vincenti per 4-1 grazie a due autoreti trovate da Diouck a fine 1° tempo (sfortunata la deviazione di testa) e in apertura di ripresa che però non hanno demoralizzato gli ospiti, portatesi sul 2-1 grazie al rigore di Rankovic (per fallo di Chierichetti su Panzani). Il diagonale rasoterra di Battistini e l’acuto del neo entrato Pio Loco Boscariol hanno completato il poker degli arancioblù (che hanno terminato la partita in 10 uomini per fallo da ultimo uomo di Ciappellano) condannando il Club Milano all’eliminazione dalla Coppa Italia. La storia della prima stracittadina meneghina tra i dilettanti si è potuta scrivere grazie a due protagoniste del calcio lombardo con percorsi e carte d’identità diverse: da una parte l’Alcione, club fondato nel 1952, che nella passata stagione ha sfiorato la promozione in Lega Pro venendo superato solo dal Lumezzane, dall’altra il Club Milano, realtà giovanissima nata nel 2017, che nel giro di 6 anni è stata in grado di raggiungere per la prima volta il massimo campionato dilettantistico grazie ad una proprietà esperta e determinata, a un progetto di lavoro innovativo e a grandi ambizioni. Una sfida mai avvenuta prima e unica nel suo genere, considerato che le due squadre sono state inserite in due gironi diversi in campionato, con i padroni di casa inseriti nel gruppo A di stampo piemonteseligure e il Club Milano messo nel raggruppamento B con prevalenza di realtà lombarde. Dopo la storica promozione ottenuta nella stagione 2020-21 e la salvezza dell’annata successiva, lo scorso anno l’Alcione ha davvero stupito tutti con un 2° posto in campionato che è valso i playoff ma, nonostante le vittorie contro Desenzano e Casatese, il pass per la Lega Pro non è arrivato: il tentativo, manco a dirlo, verrà ripetuto quest’anno, con il mentore alcioniano, Giovanni Cusatis, in prima fila a dirigere la sua orchestra per il terzo anno di fila. Se gli oranges sono entrati nella competizione a partire dalla sfida di ieri (essendo già ammessi di diritto al tabellone principale), il Club Milano si è presentato nel fortino arancioblù reduce dalla vittoria di misura nel turno preliminare di Coppa contro la Folgore Caratese. La giovinezza, la freschezza e l’audacia dei giocatori di Scavo hanno permesso lo scorso anno di vivere un cammino trionfale alla fase nazionale dei playoff dove la finale vinta contro il Caravaggio ha scatenato i festeggiamenti dei biancorossi. La filosofia societaria e dello stesso tecnico si basa sulla volontà di affidarsi ad elementi giovani e la sconfitta di ieri non cambia né i piani né le ambizioni del club, pronto a stupire sia con la prima squadra che con il settore giovanile.