Inter, preso Lukaku e ora Conte spinge anche per Dzeko / FOTO e VIDEO

Offerta lievitata a 65 milioni più 13 di bonus: lo United si è "arreso". I tifosi: "Segna alla Juve"

Lukaku saluta i tifosi dalla sede del Coni di Milano

Lukaku saluta i tifosi dalla sede del Coni di Milano

Milano, 8 agosto 2019 - La fiducia di Antonio Conte, per ora, sembra essere stata ben riposta. Il nervosismo della prima conferenza in Asia si è trasformata nei successivi incontri con i giornalisti in un più cauto «aspettiamo e vediamo» e ieri il tecnico ha visto i frutti delle sue preghiere. L'Inter porterà ad Appiano Gentile la prima scelta dell'allenatore leccese, Romelu Lukaku, l'uomo posto in cima alla lista delle priorità. Decisiva l'intermediazione a Londra dell'agente Federico Pastorello e la volontà forte del presidente Zhang Steven di assecondare Conte. Nelle casse del Manchester United finiranno 65 milioni più 13 di bonus, altri 7.5 l'anno più bonus andranno nelle tasche del belga per i prossimi cinque anni. Altro aspetto chiave della vicenda è stata la rottura prolungata tra il giocatore e il club di appartenenza, tanto che Lukaku ha svolto gli ultimi due allenamenti con l'Under 18 dell'Anderlecht prima di tornare ieri in Gran Bretagna. Giusto in tempo per avere il nulla osta a imbarcarsi su un nuovo aereo, stavolta in direzione Milano, dove questa mattina svolgerà le visite mediche con i nerazzurri.

L'attaccante belga è arrivato nella mattinata di giovedì 8 agosto alla Malpensa. Ad accoglierlo molti tifosi interisti che hanno inneggiato il suo nome. Per lui anche un coro "Segna alla Juve".

Ora, per chiudere il cerchio, manca il secondo attaccante richiesto espressamente da Conte, Edin Dzeko, ieri convocato ma tenuto in panchina (è entrato solo al '68) da Fonseca nel test tra la Roma e l'Athletic Bilbao. Il bosniaco sta spingendo presso i dirigenti capitolini per il cambio di maglia e per due giorni consecutivi Silvano Martina, membro del suo entourage, è stato nella sede dell'Inter per fare il punto della situazione. Il problema, oltre alla distanza economica tra domanda (20 milioni di euro) e offerta (15 più eventuali bonus) è che ai giallorossi manca un cambio all'altezza e il mercato non sta offrendo grandi possibilità.

Più passa il tempo e più diventerà complicato reperirlo, ma dall'altro lato Petrachi è consapevole di avere di fronte una situazione che gli consentirebbe di guadagnare una discreta cifra per un giocatore il cui contratto scadrà a giugno 2020, senza contare che l'umore di Dzeko negli ultimi giorni è sensibilmente peggiorato. L'idea della Roma è quella di arrivare a una conclusione, positiva o negativa che sia, entro la presentazione della squadra prevista domenica 11 prima della sfida al Real Madrid. A quel punto ci sarebbero una ventina di giorni per assicurare a Fonseca un elemento di eguale caratura e con maggiori stimoli rispetto al bosniaco, a cui le notizie su Lukaku hanno fatto venire ancora più voglia di affrontare una nuova avventura in una squadra che punta a riprendersi un ruolo da protagonista.