GIULIO MOLA
Sport

Inter, nervi e rimpianti. Marotta: "Accettiamo». Ma tanti i punti persi...

Una notte per sbollire la rabbia. Per ripensare a ciò che è stato e a ciò che poteva...

Simone Inzaghi furioso durante Milan-Inter per alcune decisioni arbitrali: durissimo il suo sfogo davanti alle telecamere a fine partita

Simone Inzaghi furioso durante Milan-Inter per alcune decisioni arbitrali: durissimo il suo sfogo davanti alle telecamere a fine partita

Una notte per sbollire la rabbia. Per ripensare a ciò che è stato e a ciò che poteva essere (nel bene ma anche nel male). Per riordinare le idee e rimettersi al lavoro, perché giovedì si continua il match con la Fiorentina sospeso due mesi fa e c’è la possibilità concreta, in caso di vittoria, di raggiungere il Napoli in vetta alla classifica dopo aver azzerato gli asterischi. Difficile dire se il giorno dopo il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Certo, il durissimo sfogo di Simone Inzaghi a fine match ha evidenziato il nervosismo del tecnico soprattutto per una decisione arbitrale non condivisa, ma ha fatto emergere una sorte di “sindrome di accerchiamento“ in quella frase "vari episodi contro di noi", perché nel mini-dossier nerazzurro di presunti torti subìti ce ne sono almeno quattro.

Lo scontro Pavlovic-Thuram è l’ultimo della serie, ma il tecnico recrimina pure sul contatto Skorupski-Thuram nel recupero col Bologna del 15 gennaio (rigore richiesto invano) e andando più indietro sul contrasto Morata-Asllani a Riyhad che genera il 2-1 rossonero di Theo in Supercoppa. E infine, l’allenatore non dimentica il rude intervento di Ismajli su Martinez nel match contro l’Empoli. Ma a smorzare le polemiche ci ha pensato, come spesso accade, il presidente Beppe Marotta che ieri, a margine dell’assemblea Elettiva della Figc, ha voluto rasserenare tutti: "Inter irritata per l’arbitraggio nel derby? No, evitiamo ogni tipo di polemica. Nessun rammarico, bisogna sempre accettare tutto". Un po’ quello che disse a dicembre Paolo Scaroni, presidente del Milan, dopo la sfida in casa dell’Atalanta e un presunto fallo di De Ketelaere su Hernandez ("Gli arbitri hanno sempre ragione, per definizione"),

Insomma, anche Marotta evita di avvelenare il post derby, mentre ad Appiano Gentile si rivede il film della partita pareggiata in extremis. Con l’Inter che ha preso campo nella ripresa, riuscendo a far male. Squadra più arrembante e incisiva, anche se non sono mancati tanti, troppi errori tecnici (Calhanoglu, al rientro, è parso giù di tono). Il gol di De Vrij ha rimesso tutto a posto, perché perdere il terzo derby stagionali sarebbe stato un colpo durissimo. E invece grazie all’acuto dell’olandese l’autostima resta alta anche se nello spogliatoio sono tutti consapevoli del fatto che si debba cambiare marcia soprattutto negli scontri diretti. Perché i punti lasciati per strada dai nerazzurri nei big match cominciano ad essere tanti, ben 9: due contro Napoli e Juventus, tre contro i rossoneri all’andata e altri due nella stracittadina di ritorno. Vero, la squadra campione d’Italia ha battuto - e pure nettamente - Atalanta e Lazio, ma per la corsa al titolo serve di più in certe partite. E già nella doppia sfida con la Fiorentina (giovedì sera e nel “ritorno“ previsto lunedì 10) non si può sbagliare.

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