Giro d'Italia 2021, la guida: percorso, tappe, squadre e favoriti

L'edizione numero 104 della corsa rosa è in programma dall'8 al 30 maggio. Partenza da Torino per celebrare i 160 anni dell'Unità d'Italia, a Milano l'arrivo

Il Giro d'Italia 2021

Il Giro d'Italia 2021

L'edizione numero 104 del Giro d'Italia è in programma dall'8 al 30 maggio 2021. Le squadre al via sono 23, per un totale di 184 corridori. La partenza è in programma da Torino, per celebrare i 160 anni dell'Unità d'Italia, mentre l'arrivo sarà a Milano. 

Le squadre partecipanti

Sono 23 le squadre al via, formate da 8 corridori ciascuna. C'è la Alpecin-Fenix (Bel), avente diritto in quanto leader della classifica Uci ProTeams 2020, e poi 19 squadre Uci World TeamsAg2r Citroen team (Fra); Astana - Premier tech (Kaz); Bahrain Victorious (Brn); Bora-Hansgrohe (Ger); Cofidis (Fra); Deceuninck-Quick-Step (Bel); Ef Education-Nippo (Usa): Groupama-Fdj (Fra); Ineos Grenadiers (Gbr); Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux (Bel); Israel start-up nation (Isr); Jumbo-Visma (Ola); Lotto Soudal (Bel); Movistar team (Spa); Team Bikeexchange (Aus); Team Dsm (Ger); Team Qhubeka Assos (Rsa); Trek-Segafredo (Usa); Uae Team Emirates (Uae). A queste si aggiungno le 3 wild card invitate dagli organizzatori: Bardiani Csf Faizané (Ita); Eolo-Kometa Cycling Team (Ita); Vini Zabù.

Il percorso

I chilometri totali sono 3.479,9, per una media di 165,7 km a tappa, mentre i metri di dislivello sono 47mila. Quest'anno il Giro si sviluppa prevalentemente al centro-nord, toccando 13 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo e Puglia. Due le cronometro previste, alla prima e all'ultima trappa, ben otto gli arrivi in salita. Le giornate di riposo sono due, martedì 18 e martedì 25 maggio. 

L'elenco delle tappe

Le tappe sono come sempre 21. 

Tappa 1: Torino-Torino (8,6 km, cronometro)

Tappa 1: Torino-Torino

Breve tappa a cronometro cittadina ch esi sonda intorno al Po. Partenza da Piazza Castello per raggiungere il Lungo Po che porta al Parco del Valentino. Si percorrono i viali ondulati (cronometraggio intermedio al Borgo Medievale) per attraversare il Po e concludere la crono su Corso Moncalieri. Da segnalare un passaggio in galleria (breve e illuminata) all’uscita dal Parco del Valentino. Ultimi chilometri pianeggianti praticamente rettilinei fino alla linea di arrivo. 

Tappa 2: Stupinigi-Novara (179 km)

Tappa 2: Stupinigi-Novara

Tappa pianeggiante con alcune ondulazioni nella parte centrale. Si percorrono le strade dell’hinterland torinese fino a raggiungere l’Astigiano dove si superano alcune brevi salite (Montechiaro d’Asti classificato GPM). La seconda metà è perfettamente piatta su strade ampie e rettilinee fino all’arrivo. Ultimi chilometri tutti piatti. Si superano alcune rotatorie e l’ultima curva (verso destra) è a circa 1.500 metri dall’arrivo. L’ultimo chilometro è interamente su strada ampia ed è caratterizzato da un saliscendi in sottopasso e ai 700 metri da un breve restringimento per superare una rotatoria. 

Tappa 3: Biella-Canale (190 km)

Tappa 3: Biella-Canale

Tappa piatta nella prima metà e mossa nella seconda. Fino a Asti si percorrono strade di pianura mediamente larghe e rettilinee. Da Canelli la corsa percorre strade ondulate con tre salite classificate GPM a volte con pendenze anche marcate. Dopo Alba da segnalare lo strappo di Guarene con pendenze in doppia cifra. Finale impegnativo e articolato. A circa 5 km dall’arrivo si supera il breve strappo di Occhetti. La strada resta pianeggiante fino all’abitato di Canale dove nell’ultimi chilometro sono da segnalare quattro ampie curve che portano al rettilineo di arrivo in leggera ascesa.

Tappa 4: Piacenza-Sestola (187 km)

Tappa 4: Piacenza-Sestola

Tappa definita da due parti separate. Completamente rettilinea e pianeggiante la prima fino a Parma lungo la via Emilia. Mossa e impegnativa la seconda. Dopo Parma si supera una serie di salite (due GPM) che in alcuni casi presentano pendenze anche oltre il 10%. La carreggiata è mediamente ristretta. Dopo Montecreto la corsa arriva a Fanano dove inizia la salita di Colle Passerino che termina a 2 km dall’arrivoUltimi 6 km molto impegnativi. A Fanano inizia la salita di Colle Passerino su strada a carreggiata ristretta e con pendenze per lunghi tratti oltre il 10% e punte prolungate del 13-14%. A 2 km dall’arrivo la strada scende per circa 800 m per poi riprendere a salire leggermente. Da 750 m all’arrivo fino ai 250 m il fondo è in pavé; arrivo invece su asfalto.

Tappa 5: Modena-Cattolica (177 km)

Tappa 5: Modena-Cattolica

Tappa assolutamente piatta che si svolge quasi interamente sulla Statale 9 via Emilia. Si percorrono strade rettilinee e generalmente larghe. Da segnalare i numerosi attraversamenti cittadini con il loro corredo di rotatorie, spartitraffico e arredo urbano. Ultimi chilometri all’interno della città. Si superano diverse rotatorie e con una serie di curve (3 sinistra e una destra) si raggiunge il rettilineo di arrivo, su asfalto, lungo circa 900 metri.

Tappa 6: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno (160 km)

Tappa 6: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno

Tappa appenninica. Si svolge interamente nell’entroterra lungo strade molto articolare e complesse sia altimetricamente che planimetricamente. Si affrontano diverse salite di cui due classificate GPM. Da segnalare alcuni attraversamenti cittadini con i consueti ostacoli al traffico. Salita finale di circa 15 km. Ultimi chilometri tutti in salita. Dopo l’abitato di Ascoli Piceno la strada sale costantemente al 5% circa fino a Colle San Marco. La pendenza quindi aumenta leggermente fino all’arrivo.

Tappa 7: Notaresco-Termoli (181 km)

Tappa 7: Notaresco-Termoli

Tappa mossa con finale praticamente piatto. Dopo una breve tratto nell’entroterra si percorre la costiera adriatica fino a raggiungere Chieti (GPM) e quindi attraverso alcune ondulazioni e un percorso piuttosto articolato si ritorna sulla costa fino a raggiungere Termoli. Ultimi 3 chilometri in città. Lasciata la strada costiera si affronta uno strappo di circa 200 metri con pendenze attorno al 10-12%. La strada resta quindi in leggerissima ascesa fino all’arrivo. Da segnalare alcune curve ad angolo retto e un restringimento agli 800 metri.

Tappa 8: Foggia-Guardia Sanframondi (170 km)

Tappa 8: Foggia-Guardia Sanframondi

Tappa appenninica caratterizzata da una sola salita molto lunga e dall’arrivo al termine di uno strappo impegnativo. Prima parte fino Campobasso su strade a scorrimento veloce larghe e prevalentemente rettilinee. Dopo Campobasso si raggiunge il Matese dove si affronta la Salita di Bocca della Selva (oltre 20 km) cui segue una lunghissima discesa che termina praticamente a 10 km dall’arrivo. Tutto in ascesa con strappo finale. Strappo finale di circa 3 km. I primi 2 km presentano pendenze sempre attorno al 10% con punte superiori. Dentro l’abitato di Guardia Sanframondi le pendenze si addolciscono con un ultimo strappo dopo la svolta a sinistra in prossimità dei 400 metri. Finale in leggera ascesa.

Tappa 9: Castel di Sangro-Campo Felice (158 km)

Tappa 9: Castel di Sangro-Campo Felice

Tappone appenninico interamente abruzzese con numerose salite di cui 4 classificate GPM. Il tratto dalla partenza fino a Celano affronta una serie di salite lunghe su strade di media dimensione con discese in alcuni tratti impegnative. Dopo Celano si scala il GPM di Ovindoli che immette nella Piana delle Rocche. Il percorso diventa meno impegnativo fino a Rocca di Cambio dove si svolta per Campo Felice e inizia la salita finale. Salita finale di 6 km circa non particolarmente pendente. Da segnalare tra i 3 km e i 2 km all’arrivo una lunga galleria illuminata dopo la quale iniziano i 1.600 metri finali interamente su sterrato con pendenze che negli ultimi 500 metri toccano punte del 14%. Rettilineo finale sterrato.

Tappa 10: L'Aquila-Foligno (139 km)

Tappa 10: L'Aquila-Foligno

Tappa breve ondulata con finale perfettamente pianeggiante. Nella prima parte si scalano la Sella di Corno e la Forca di Arrone. Segue il Valico della Somma (GPM e ultima asperità di giornata). Finale piatto su strade larghe e quasi sempre rettilinee. Da segnalare diversi attraversamenti cittadini con il loro corredo di rotatorie, spartitraffico e arredo urbano. Ultimi chilometri lineari fino ai due km all’arrivo dove si affrontano in rapida successione una curva a destra e due a sinistra che immettono ai 1.300 metri nella strada di arrivo interrotta ai 500 metri da una lieve semicurva. Linea di arrivo su rettilineo.

Tappa 11: Perugia-Montalcino (162 km)

Tappa 11: Perugia-Montalcino

Tappa molto impegnativa per l’altimetria che presenta quasi 2.500 metri di dislivello e per i 4 settori di sterrato che complessivamente propongono 35 km di sterrato negli ultimi 70. Avvicinamento di circa 90 km su strade ampie a volte articolate fino a raggiungere Torrenieri dove si affronta il primo settore sterrato con una parte impegnativa di discesa. Superati Buonconvento e Bibbiano si incontra il secondo settore sterrato che presenta un passaggio a livello prima di attraversare il torrente Ombrone. Qui inizia la prima parte di salita di quasi 6 km che nella parte centrale presenta pendenze attorno al 16%. La strada si snoda sterrata nel bosco con una ininterrotta serie di curve. Ritrovato l’asfalto c’è il GPM del Passo del Lume Spento. Si scende su Montalcino e alle porte della città si svolta per Castelnuovo dell’Abate dove si trovano in rapida successione gli ultimi due settori sterrati. Dopo Tavernelle la strada sale marcatamente fino a ritrovare il percorso precedente al GPM per raggiungere quindi l’arrivo. Si scende su Montalcino dove poco dopo l’ultimo chilometro si entra nell’abitato attraversandolo su strade strette dal fondo lastricato. Ultima svolta a sinistra per salire lungo il rettilineo di arrivo di 200 metri su fondo asfaltato.

Tappa 12: Siena-Bagno di Romagna (212 km)

Tappa 12: Siena-Bagno di Romagna

Tappa molto impegnativa appenninica. Da Siena si attraversa il Chianti fino a Firenze. Si attraversano Ponte a Ema e quindi Firenze e Sesto Fiorentino. Inizia quindi una serie di salite: Monte Morello (pendenze oltre il 15%), il Passo della Consuma (media attorno al 6%), il Passo della Calla (media attorno al 5%) e infine il Passo del Carnaio con alcuni tratti molto impegnativi e pendenze fino al 14%. Segue quindi la discesa impegnativa fino ai 5 km all’arrivo. Ultimi km in discesa o in falsopiano a salire dai 3.500 metri all’arrivo. Discesa veloce, con strade ampie e con diverse curve e tornanti. Breve passaggio nell’abitato di San Piero in Bagno. Da segnalare diverse rotatorie da superare negli ultimi chilometri. 

Tappa 13: Ravenna-Verona (198 km)

Tappa 13: Ravenna-Verona

Tappa assolutamente piatta adatta ai velocisti che si svolge interamente lungo le strade di pianura del Ferrarese, del Polesine e del Mantovano. Si percorrono strade rettilinee e generalmente larghe. Da segnalare i numerosi attraversamenti cittadini con il loro corredo di rotatorie, spartitraffico e arredo urbano. Ultimi chilometri all’interno della città. Si superano alcune rotatorie su strade molto larghe, ben pavimentate e rettilinee.

Tappa 14: Cittadella-Monte Zoncolan (205 km)

Tappa 14: Cittadella-Monte Zoncolan

Tappa di montagna divisa in due parti. I primi 130 km sono praticamente piatti anche se sempre in leggera ascesa fino ai piedi della salita di Monte Rest caratterizzata da numerosi tornanti e dalla carreggiata ristretta. Anche la discesa si presenta impegnativa e con molti tornanti. Giunti a Priuso la strada è nuovamente larga. Dopo Tolmezzo e Arta Terme si arriva ai piedi della salita finale anch’essa divisibile in due parti: la prima di circa 11 km con strada larga a tornanti e pendenze attorno al 7-8% e gli ultimi 3 km molto impegnativi. Ultimi 3 km su strada ristretta molto ripida. La media degli ultimi 3 km è oltre il 13%. La strada risale il pendio con poche curva e pendenze spesso oltre il 20%. L’ultimo chilometro è in gran parte attorno al 18%. In alcuni tratti sia nei brevi tornanti si nell’ultimo tratto si riscontrano pendenze oltre il 25% con punte del 27%. Ultimi 50 metri in leggera ascesa.

Tappa 15: Grado-Gorizia (147 km)

Tappa 15: Grado-Gorizia

Tappa breve caratterizzata da un circuito transfrontaliero (Italia/Slovenia) di circa 40 km. Avvicinamento pianeggiante fino a Sagrado dove si scala il Monte San Michele e si entra quindi a Mossa nel circuito che presenta una ripida salita di circa 2 km a Gornje Cerovo classificata GPM per tutti i tre passaggi e diversi altri saliscendi abbastanza impegnativi. Dopo il terzo passaggio si rientra in Italia da San Floriano del Collio per attraversare la parte Nord i Gorizia e rientrare in Slovenia e attraversare Nova Gorica. Ultimi 5 km in parte in Slovenia e in parte in Italia. Dopo Piazza Europa (Trg Evrope) si scala un strappo di circa un chilometro con pendenze fino al 14% seguito da una discesa impegnativa che riporta in Italia. Nell’ultimo chilometro da segnalare un breve tratto in pavé; rettilineo finale di 300 metri interamente su asfalto.

Tappa 16: Sacile-Cortina d'Ampezzo (212 km)

Tappa 16: Sacile-Cortina d'Ampezzo

Tappone dolomitico con oltre 5.500 metri di dislivello. Si affronta la lunga salita della Crosetta appena dopo il via per attraversare l’Altopiano del Cansiglio. È impegnativa per conformazione e pendenze la discesa verso il lago di Santa Croce che precede una breve risalita sulle pendici del Nevegal per giungere quindi a Belluno. Si risale quindi la valle del Cordevole attraversando Agordo fino a Alleghe e Caprile dove inizia il Passo Fedaia (si percorre la statale) che dopo Malga Ciapela presenta circa 5 km sempre oltre il 12% con punte a circa 2 km dalla vetta del 18% (Capanna Bill). Discesa fino a Canazei per scalare il Passo Pordoi (Cima Coppi) con pendenze costantemente attorno al 6% per tutti i suoi 12 km. Discesa veloce su Arabba e giunti a Selva di Cadore si affronta il Passo Giau con i suoi 10 km praticamente al 10%. Discesa veloce su Cortina per giungere all’arrivo. A circa 5 km dall’arrivo ci si immette nella Statale 48 (Strada della Dolomiti) dove la pendenza diminuisce fino a giungere all’abitato circa a 1.500 m dall’arrivo. Superato il ponte sul Boite la strada riprende a salire con pendenze dolci (5%). Da segnalare una serie di curve fino ai 300 metri dall’arrivo dove ci si immette con una curva a sinistra nel rettilineo finale in pavé.

Tappa 17: Canazei-Sega di Ala (193 km)

Tappa 17: Canazei-Sega di Ala

Tappa di alta montagna con prima parte interamente in discesa e arrivo in salita. Si percorrono in sequenza la Val di Fassa, la Val di Fiemme e l’altopiano di Pinè. Raggiunta Trento la corsa si dispone sulla riva destra dell’Adige. Dopo Mori si affronta (da Avio) il Passo di San Valentino seguito dalla discesa impegnativa su Chizzola per portarsi sulla sinistra Adige a Ala e quindi dopo Sdruzzinà affrontare la salita finale Salita finale di circa 11 km. I primi 9,5 km sono praticamente sempre sopra il 10% con punte prolungate attorno al 15% (max 17/18%). Dopo gli ultimi tornanti si entra nell’altopiano del Passo Fittanze dove le pendenze si addolciscono fino alla linea di arrivo.

Tappa 18: Rovereto-Stradella (231 km)

Tappa 18: Rovereto-Stradella

Tappa che attraversa la Pianura Padana da nord verso sud. Si percorrono strade rettilinee e generalmente larghe. Da segnalare i numerosi attraversamenti cittadini con il loro corredo di rotatorie, spartitraffico e arredo urbano. Uniche asperità alcuni saliscendi concentrati negli ultimi 30 km. Dopo la discesa di Canneto Pavese la corsa giunge praticamente senza curve fino al rettilineo finale di Stradella.

Tappa 19: Abbiategrasso-Alpe di Mera (176 km)

Tappa 19: Abbiategrasso-Alpe di Mera

Tappa di montagna con salite intervallate da lunghi tratti in falsopiano. Si percorre la pianura attorno al Ticino fino ai piedi del Mottarone. La strada si restringe e presenta le pendenze maggiori dopo Armeno. Discesa impegnativa fino a Stresa dove si costeggia il Lago e si raggiungono quindi Gravellona Toce e Omegna per scalare il Passo della Colma. Dopo Varallo lungo fondovalle salire fino a Scopello dove inizia la salita conclusiva. Salita finale di quasi 10 km con pendenze sempre attorno al 9/10 % e punte massime del 14%. Carreggiata abbastanza larga caratterizzata da numerosi tornanti.

Tappa 20: Verbania-Valle Spluga -Alpe Motta (164 km)

Tappa 20: Verbania-Valle Spluga- Alpe Motta

Tappone alpino con sconfinamento in Svizzera. Dopo la partenza entrati in Svizzera si affronta l’interminabile Passo di San Bernardino (24 km) con scollinamento oltre i 2000 m e dopo la discesa un altro passo over-2000: il Passo dello Spluga (Splügenpass). Discesa impegnativa (con alcune gallerie e alcune paravalanghe) fino a Campodolcino dove inizia la salita finale. Ultimi chilometri 7 km tutti in forte ascesa. Dopo Campodolcino la strada sale con una sequenza di tornanti e gallerie fino a Pianazzo dove si percorre la vecchia strada per Madesimo (carreggiata ristretta) con pendenze elevate. A Madesimo si trova l’unico tratto relativamente pianeggiante del percorso che negli ultimi chilometri riprende a salire con pendenze attorno al 10%. Rettilineo finale in leggera ascesa.

Tappa 21: Senago - Milano (30,3 km, coronometro)

Tappa 21: Senago-Milano

Tappa a cronometro con partenza nel centro di Senago. Si percorrono strade ampie e prevalentemente rettilinee fino a Sesto San Giovanni. Da dove si procede praticamente sempre diritto fino agli ultimi 2 km che conducono all’arrivo in piazza Duomo. Da segnalare alcuni attraversamenti di rotaie (tram) e diversi passaggi caratterizzati da rotatorie e altro arredo urbano. Ultimi chilometri per viali cittadini larghi nella prima parte e per vie a carreggiata ridotta nelle ultime centinaia di metri con diverse svolte ad angolo retto consecutive a brevi intervalli (100-150 metri) prima dell’ingresso in piazza Duomo. Retta di arrivo di 250 metri su lastricato.

I favoriti

Assente il campione in carica, il britannico Tao Geoghegan Hart che ha deciso di concentrarsi sul Tour, il grande favorito per la vittoria finale sembra essere un ciclista che il Giro non lo ha mai corso: il colombiano Egan Bernal, vincitore del Tour de France 2019, da molti indicato come il più serio pretendente a indossare la maglia rosa a Milano. Con due sole cronometro (di cui una molto breve) e tante montagne, il percorso sembra ritagliato sulle sue caratteristiche di fortissimo scalatore. Fra i principali antagonisti di Bernal figurano il britannico Simon Yates, vincitore della Vuelta 2018, e il veterano spagnolo Mikel Landa, uno che il Giro lo conosce bene (è alla sua sesta partecipazione, migliori piazzamenti il terzo posto del 2015 e il quarto del 2019). Da tenere d'occhio anche i francesi Thibaut Pinot e Romain Bardet, oltre al russo Aleksandr Vlasov, molto forte in salita. Per quanto riguarda gli italiani, il nome forte è ancora quello del 36enne Vincenzo Nibali, alla caccia del terzo successo rosa dopo quelli del 2013 e del 2016. Possibili sorprese da parte di Fabio Aru, grande scalatore, mentre Filippo Ganna, ottimo cronoman, è il grande favorito per indossare la prima maglia rosa, con la possibilità di mantenerla poi per qualche tappa. 

L'Albo d'oro

Ecco l'elenco dei vincitori recenti del Giro d'Italia. 

2020: Tao Geoghegan Hart (Gran Bretagna) 2019: Richard Carapaz (Colombia) 2018: Chris Froome (Gran Bretagna) 2017: Tom Domoulin (Olanda) 2016: Vincenzo Nibali (Italia) 2015: Alberto Contador (Spagna) 2014: Nairo Quintana (Colombia) 2013: Vincenzo Nibali (Italia) 2012: Ryder Hesjedal (Canada) 2011: Michele Scarponi (Italia) 2010: Ivan Basso (Italia) 2009: Denis Menchov (Russia) 2008: Alberto Contador (Spagna) 2007: Danilo Di Luca (Italia) 2006: Ivan Basso (Italia) 2005: Paolo Savoldelli (Italia) 2004: Damiano Cunego (Italia) 2003: Gilberto Simoni (Italia) 2002: Paolo Savoldelli (Italia) 2001: Gilberto Simoni (Italia) 2000: Stefano Garzelli (Italia)