Gimondi e quel 14 luglio a Parigi: 55 anni fa il trionfo al Tour

In Francia per caso. Vinse perchè era il più forte. Tra un mese il primo anniversario della morte. Oggi quello di un trionfo indimenticabile

Felice Gimondi in maglia gialla

Felice Gimondi in maglia gialla

Bergamo, 14 luglio 2020 - Il 16 agosto sarà trascorso un anno dalla morte di Felice Gimondi. Oggi però ricorre un altro importante anniversario riguardante il campione bergamasco, forse il più importante della sua vicenda sportiva. Cinquantacinque anni fa infatti Gimondi vinceva il Tour de France. Era il 14 luglio 1965.

Quel trionfo fu inaspettato quanto entusiasmante. Gimondi, che aveva 22 anni, era passato da poco professionista e arrivò in Francia per sostituire un compagno di squadra. Dopo il terzo posto al Giro d'Italia doveva, in teoria, aiutare il suo capitano Vittorio Adorni. Fu il Tour delle prime volte: la prima volta senza Jacques Anquetil dopo le quattro affermazioni consecutive del fuoriclasse francese e la prima volta con le rampe di partenza per le prove a cronometro.

L'assenza di Anquetil aveva desiganto Raymond Poulidor come grande favorito. E invece Gimondi vinse la terza tappa e indossò la maglia gialla. La difesa fino a Parigi, resistendo sulle montagne agli attacchi dello stesso Poulidor e di un altro italiano, Gianni Motta.

Gimondi poi legittimò il suo primato in classifica imponendosi nelle ultime due prove a cronometro. Il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese, salì sul gradino più altro del podio a Parigi. Era il quinto italiano a vincere la corsa a tappe francese. Passeranno 33 anni prima di un altro trionfo italiano, quello di Pantani nel 1998. Per Gimondi sarà il primo di una lunga serie di successi che il cannibale Merckx riuscirà a mitigare ma non ad oscurare.