
Il falconiere. Juan Bernabè con Olimpia sul campo della Folgore Caratese
Una domenica da “star“ non si nega a nessuno, soprattutto ad una povera aquila “sfrattata“ dopo dodici anni di voli in libertà da casa sua (l’Olimpico di Roma, sponda biancocelste) per “colpe“ di altri. E così, spentisi i riflettori del caos mediatico durato un mese, Olimpia è finalmente tornata ad alzarsi in cielo. Traslocando, lei icona indiscussa della tifoseria laziale, dal prestigioso palcoscenico della serie A a quello meno nobile ma certamente assai dignitoso della serie D. L’invito è arrivato dalla Lombardia, il mittente la Folgore Caratese del vulcanico patron (ed editore dell’emittente Sportitalia) Michele Criscitiello, il quale domenica scorsa ha voluto ospitare l’ormai ex “falconiere“ del club biancoceleste Juan Bernabè (cacciato dal presidente Claudio Lotito per qualche foto intima sui “social“ poco gradita) e la sua meravigliosa aquila sul campo dello Sportitalia Village in occasione del match contro il Breno (valido per la ventisettesima giornata di campionato), vinto di slancio dai padroni di casa con il punteggio di 4-2 dopo novanta minuti pirotecnici.
Dall’alto dei cieli Olimpia ha portato tanta fortuna e si è goduta uno spettacolo molto divertente: poker e secondo posto in classifica agganciato dalla Folgore Caratese. "Vi racconto come mi è venuta l’idea - spiega Criscitiello -. Un giorno mi sono chiesto: ma se l’aquila non è di proprietà della Lazio visto che non vola più, perché non portarla da noi? Io prima delle partite della mia squadra organizzo sempre qualche evento legato alla gara perché il calcio è un evento che merita spettacolo. E, diciamolo pure, invitare Olimpia mi sembrava un’ottima idea di marketing. Minima spesa (pare 1000 euro, 500 al momento dell’accordo e altri 500 alla vigilia dei volteggi, ndr), tanta resa. Insomma un colpaccio. Sembrava di essere a Gardaland visto che tante famiglie con i bambini non vedevano l’ora di fotografare il rapace. Però voglio precisare che si tratta di un caso isolato per rompere un tabù, non so dire se la cosa si ripeterà".
Fra un selfie e l’altro, però, non è mancato un piccolo imprevisto nel pre-partita per l’addestratore spagnolo e Olimpia, il cui ingresso in campo è stato accompagnato dalle note di "Va, pensiero" di Giuseppe Verdi. Prochi istanti prima del fischio d’inizio l’aquila doveva volare dalle tribune con un altro sottofondo, ovvero "Con Te Partirò" di Andrea Bocelli, per dirigersi verso il braccio del falconiere in piedi al centro del campo. E qui il siparietto: Olimpia, forse non ancora ambientatasi, resta ferma per una manciata di minuti, appollaiata sui tralicci dello stadio quasi a volersi godere lo spettacolo. L’arbitro a quel punto ha deciso di far entrare comunque le squadre in campo e anche Bernabè, fra la gioia dei presenti, è riuscito a richiamare a sé l’aquila per far cominciare la partita.
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