Candreva, la maglia azzurra per dimenticare la Svezia

Non è riuscito a segnare contro la Sampdoria, ma per l'eterno nerazzurro quella della rete mancata è stata solo un neo

Antonio Candreva (NewPress)

Antonio Candreva (NewPress)

Milano, 21 marzo 2018 - Non è riuscito  a segnare nemmeno questa volta, ma per Antonio Candreva quella della rete mancata è stata solo un neo. La sua prestazione contro la Sampdoria, al pari di quella generale, è stata condita di ottime annotazioni: corse continue sulla fascia, tanti cross interessanti, una spinta che ha messo in crisi Murru e l’intera difesa blucerchiata. Nel finale di gara, col risultato già sullo 0-5 per l’Inter, Perisic ha provato a farlo sbloccare dal punto di vista psicologico regalandogli un gol facile facile, ma l’azzurro non è riuscito a segnare. Ci riproverà contro l’Hellas Verona al ritorno in scena della Serie A, nel frattempo può essere ben contento di aver confermato la propria presenza in Nazionale nonostante sia reduce da uno dei periodi più difficili in carriera. La gara di Marassi, oltre alla chiamata di Gigi Di Biagio, può fare da toccasana per un giocatore ritenuto fondamentale da Spalletti, che di rado ha rinunciato al suo numero 87 anche quando le sue risposte non erano soddisfacenti. Al suo fianco non avrà più Eder e D’Ambrosio, mentre è stato confermato in azzurro Roberto Gagliardini.

Una parabola simile, quella dell’ex atalantino, rispetto al percorso recente di Candreva. Entrambi avranno modo di incontrare da vicino il futuro interista Lautaro Martinez, ventenne attaccante del Racing che sta facendo faville in patria e che Piero Ausilio ha prenotato per luglio. Tra due giorni scenderanno in campo su opposti lati nell’amichevole tra Italia e Argentina. Dalla prossima stagione non sarà più così e a confermarlo è stato lo stesso attaccante dal ritiro della Seleccion: «E’ quasi tutto sistemato, ci sono alcuni dettagli da limare, ma quando tornerò in Argentina sistemeremo tutto. Credo che il mio destino sarà all’Inter». Versione confermata anche dall’agente Rolando Zarate, fratello dell’ex interista Mauro, e dal presidente del Racing, Victor Blanco.