Lukaku cancella Icardi dalla maglia di Spillo, Eto’o e Centofanti: storie di 9

Questa storia dell'Inter che toglie al reprobo Icardi la maglia 9 per consegnarla a Romelu Lukaku ha qualcosa di surreale

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Milano, 10 agosto 2019 - Questa storia dell'Inter che toglie al reprobo Icardi la maglia 9 per consegnarla a Romelu Lukaku ha qualcosa di surreale. E non già per il simbolico sfregio al compagno di Wanda Nara, sempre più lontano dalla Beneamata. No: il fatto è che stiamo attribuendo un valore quasi simbolico, anzi, sacrale!, ad un dettaglio che il calcio moderno ha azzerato da un pezzo. Mi spiego. Con la “personalizzazione” della maglia, un giocatore indossa sempre lo stesso numero.

A prescindere dal ruolo o dalla utilizzazione. Andasse putacaso in panchina, Cristiano Ronaldo avrebbe comunque sulla schiena il 7. Finita è l'era, vagamente pittoresca, in cui poteva capitare, e proprio all'Inter, che tale Pellizzaro Domenicacci collezionasse, settimana dopo settimana, tutti i numeri “classici” dell'attacco. Nella stagione 1971-72, il Pellizzaro Domenicacci giocò con il 7, con l'8, con il 9, con il 10 e con l'11. Quasi sempre male, ma questo è un altro discorso. Il 9, poi, in nerazzurro se lo mise addosso persino il mitico Centofanti. Eravamo entrati nell'epoca del numero fisso, Centofanti era un terzinaccio scarso scarso eppure a San Siro non si indignò nessuno, quando lo videro con la casacca che era stata di Roberto Boninsegna e di Spillo Altobelli (per fortuna dei fans, successivamente l'iconico 9 si è posato sulle schiene di Ivan Zamorano, di Ronaldo il Fenomeno, di Hernan Crespo, di Julio Cruz e di Samuel Eto'o).

Volendo uscire dallo schema (molto estivo) dell'Icardi sfrattato manco fosse Conte, non il mister della Pinetina ma l'inquilino di Palazzo Chigi, ecco, volendo uscire da questo schema, dirò allora, da interista impenitente ed impertinente, che a me frega zero, per stare alle cifre, del numero di maglia del mancato juventino Romelu Lukaku. Con buona pace della addolorata Wandissima. Dico che a contare è e sarà un altro numero: 124. Centoventiquattro, scritto in lettere. Tanti sono i gol che Mauro Icardi ha segnato per l'Inter, dal 2013. Lukaku deve pensare al numero 125. Sarà quella la sua verifica autentica. Anzi, la sua prova del 9.