Serie A, la Lega mette al bando le maglie verdi. Ecco il perché

La nuova regola entra in vigore dalla stagione 2022-2023. Negli ultimi anni tanti club hanno scelto il verde per colorare le seconde e terze divise

Papu Gomez con la terza divisa dell'Atalanta nella stagione 2019/20

Papu Gomez con la terza divisa dell'Atalanta nella stagione 2019/20

La Serie A dà un taglio al verde. “Dalla stagione 2022/23 è vietato l’utilizzo di divise da gioco di colore verde per i calciatori di movimento”. Questa la nuova norma aggiunta nel regolamento della A. La ragione è prettamente televisiva: il verde delle maglie infatti, si confonderebbe con il terreno di gioco, oltre a dare problemi con la visualizzazione di inserzioni pubblicitarie “a comparsa” aggiunte digitalmente alle immagini in tv. Inoltre, beneficeranno di questo cambiamento anche i tifosi allo stadio e la terna arbitrale, agevolata dal maggior contrasto tra campo e divise.

Un anno di tempo quindi per adeguarsi a questa nuova regola. I problemi principali li avranno i grafici incaricati a disegnare le divise di Sassuolo e, nel remoto caso di una doppia pormozione, dell'Avellino (al momento il club campano milita in Serie C e la regola vale solo per la massima categoria). I colori sociali di queste due squadre infatti comprendono il verde, anche se la prima maglia non sarà soggetta a questa limitazione.

Negli ultimi anni, si sono viste diverse seconde e terze maglie verdi sui campi di Serie A: solo nell’ultima stagione due gli esempi, Crotone e Lazio. Per due anni pure l'Atalanta ha abbracciato il verde per i suoi "kit", nel 2017/18 e nel 2019/20. Celebre anche la divisa “militare” del Napoli nel 2019. Pure le big negli ultimi anni avevano scelto il verde per dare una ventata fresca al look delle divise da trasferta: la Juve nel 2014 scelse un verde molto acido, per poi virare su un verdone più elegante nel 2017/18. A Milano, indimenticabile il kit disegnato da Nike per l’Inter nella stagione 16/17 e quello ideato da Adidas per il Milan nel 2015/16. Esperimenti a volte riusciti, altre volte meno, che non rivedremo più sui campi di Serie A.