Superlega, la Federcalcio avverte: "Così la Juventus è fuori dalla Serie A"

Il presidente Gravina è chiaro: "Il club deve abbandonare il progetto. Le regole valgono per tutti"

La dirigenza bianconera: Fabio Paratici, Pavel Nedved, Andrea Agnelli e John Elkann

La dirigenza bianconera: Fabio Paratici, Pavel Nedved, Andrea Agnelli e John Elkann

Prima il caos della Superlega, poi le difficoltà della squadra bianconera in campionato,  con la qualificazione alla prossima Champions League appesa a un filo dopo la sconfitta nello scontro diretto con il Milan. Non c'è pace per la Juventus. L'ultimo macigno viene scagliato dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: "Le norme sono chiare: se al momento dell'iscrizione al prossimo campionato la Juventus farà ancora parte della Superlega non potrà partecipare alla Serie A. Dispiacerebbe per i tifosi, ma le regole sono regole e valgono per tutti. Le società, quando chiedono di far parte del campionato italiano di calcio, devono accettare i principi statutari degli organismi internazionali. Se la Juve non dovesse accettare questi principi sarebbe fuori". Fondamentale per evitare una clamorosa esclusione, quindi, sarebbe fare un passo indietro e trovare un accordo con la Uefa, come già fatto da altri 9 club, tra cui Milan e Inter, che avevano aderito alla Superlega. Al momento Juventus, Real Madrid e Barcellona sono le uniche società che non hanno mostrato segni di cedimento.

Il presidente Gravina, comunque, è pronto a fare da mediatore per cercare di ricomporre la frattura: "Questo braccio di ferro fra i tre club e l'Uefa non fa bene al calcio italiano e alla Juventus. Questo muro contro muro danneggia il mondo dello sport, mi auguro ci sia una soluzione positiva alla lotta tra organismi internazionali come Uefa e Fifa e alcuni club". Gravina ha parlato anche delle difficoltà economiche dei club, problema che ha portato proprio alla creazione della nuova competizione: "Pensare che la soluzione a questo momento di difficoltà del calcio sia soltanto aumentare i ricavi è un grande errore. Noi dobbiamo mettere sotto controllo i costi consentendo il rispetto della legge 91. Mi sono permesso - aggiunge Gravina - di dire per la stagione 2021-22 di non superare la soglia dei costi del 2020-21 e poi ipotizzare un abbattimento delle spese dal 10 al 20% all'anno per il 2022-23". Non poteva mancare, infine, una battuta sull'Europeo e sul rinnovo di Mancini come tecnico della Nazionale: "Vogliamo fare un buon Europeo. Abbiamo un obiettivo che è continuare a coltivare l'entusiasmo dei nostri tifosi, ma anche continuare il nostro percorso di crescita e l'augurio è che Roberto Mancini ne sia ancora protagonista: nei prossimi giorni speriamo di poter annunciare la continuità di questo rapporto".