Green pass obbligatorio per i calciatori professionisti

Il presidente Gravina: la Figc valuterà di concerto con il Governo se adottare dei provvedimenti di obbligatorietà di vaccino per i tesserati

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina

Green pass per giocare da professionisti a calcio. E' d'obbligo la certificazione sanitaria  (vaccino, attestato di guarigione da Covid-19 e tampone entro le 48 ore) per i tesserati della Federcalcio che disputano le competizioni professionistiche e di Serie A femminile.

E'  la norma approvata oggi dal Consiglio federale e che prevede la modifica al regolamento Figc attualmente in vigore. "Il green pass - ha dichiarato il presidente Gabriele Gravina in conferenza stampa - deve considerare tutti: non solo i tifosi, anche i calciatori, professionisti e dilettanti. La Figc valuterà di concerto con il Governo se adottare dei provvedimenti di obbligatorietà di vaccino per i tesserati".

Una decisione, l'obbligatorietà dei vaccini,  che potrebbe mettere in difficoltà alcune squadre. Solo qualche giorno orsono  il direttore dell'Area Tecnica dell'Udinese, Pierpaolo Marino, aveva ammesso : "Nella squadra attualmente a disposizione di Luca Gotti ci sono 3  calciatori no  vax su un totale di circa 35 atleti: per loro è stato disposto il tampone rapido quotidiano da parte del dottor Fabio Tenore, responsabile sanitario della nostra formazione, che li monitora giorno per giorno".  Mentre allo Spezia il cluster che aveva colpito la squadra era stato attribuito a due calciatori no-vax.  "Abbiamo provveduto - aveva spiegato il medico sociale del club, il professor Vincenzo Salini  -  ad effettuare la prima dose di vaccino. Due  calciatori non hanno voluto effettuare il vaccino e si ritengono  no vax. Così si è creato un piccolo cluster dal punto di vista clinico. Per fortuna, tutti i ragazzi stanno bene".