
di Lorenzo Pardini
Dopo quasi sei anni dall’ultimo match ufficiale Antonio Moscatiello tornerà sul ring il prossimo sabato 18 novembre. "Non vedo l’ora di ricominciare" esordisce il combattente milanese. L’ex campione d’Italia dei pesi welter (2014), infatti, ha combattuto la sua ultima sfida il 17 dicembre 2017, quando sul ring del Teatro Principe vinse per ko tecnico su Nerdin Fejzovic. Allora il classe’82 aveva sconfitto il "demone", una brutta depressione che lo aveva tenuto lontano dai combattimenti per 1 anno e 9 mesi. E Antonio era stato forte, riuscendo a risollevarsi. "Sono stato lontano dal ring a causa della depressione e quando sei abituato a combattere, sentirti invincibile, e ti senti impotente, piangi sempre, ti vergogni e continui a scavare sempre più in basso, non sai più cosa fare… è molto brutto, ma ce l’ho fatta. Ce l’ho fatta grazie alla boxe, alla mia passione e a una spinta decisa di mio zio (Giacobbe Fragomeni, ndr)".
Ma se tutto ormai sembrava passato e Antonio poteva tornare ad essere il pugile che sognava, un altro "demone" ha bloccato il campione milanese. Dopo un intervento per il distacco della retina all’occhio sinistro, dal 2018 l’ex campione d’Italia dei pesi welter non ha più avuto la possibilità di salire sul ring: "Da allora non mi è stata più concessa l’idoneità a combattere e questa cosa non mi è mai andata giù – sottolinea -. Lo sport è salute e per questo motivo non possono negarmi questo. La mia carta d’identità dice che ho 41 anni, ma mi sento molto più forte di quando avevo 20 anni. Per questo motivo voglio ancora combattere e dimostrare quello che valgo".
Il classe’82 tornerà sul ring il 18 novembre, a Leeds, per un incontro della BKFC, una promotion americana di boxe a mani nude. In Inghilterra Moscatiello infatti sfiderà Patryk Sagan. "Il mio avversario viene dalla Repubblica Ceca, non lo conosco bene ma non lo temo – prosegue -. Mi sto allenando molto intensamente per arrivare pronto. Mi sto preparando a Milano nella palestra di mio zio".
Nonostante il problema del distacco della retina dell’occhio sinistro, Moscatiello non ha paura delle (possibili) conseguenze negative per la sua salute: "Sono i rischi del mestiere – commenta -, noi pugili lo sappiamo, ma amiamo il nostro sport. Lo scorso anno il caso di Scardina ha fatto molto discutere, ma per fortuna si è ripreso. Io amo il ring, combattere e non posso rinunciare a tutto questo".
Per il fuoriclasse milanese la sfida di settimana prossima è un trampolino di lancio: "In caso di successo, dovrei avere ancora un altro match in Inghilterra; e dopo forse potrei anche volare in America, la patria del BKFC, per combattere. Sarebbe un sogno e ne sto parlando con il mio manager".