
di Giuliana Lorenzo
Le sei fatiche di Simone Barlaam sono state tutte di una sola tinta, l’oro. Il campione lombardo, classe 2000, si conferma, se ci fossero ancora dubbi, l’uomo da battere nel nuoto paralimpico e presente e futuro della Nazionale. L’atleta, tesserato con le Fiamme Oro ma cresciuto con la storica società della Polha Varese, è stato il più medagliato ai Mondiali paralimpici di Manchester. Sei medaglie e tutte del metallo più prezioso a cui si aggiunge anche la nomina di miglior atleta della competizione a seguito delle votazioni espresse dal Comitato internazionale paralimpico (Ipc).
L’azzurro, dalla prima gara in cui è sceso in acqua fino all’ultima, ha sempre toccato all’arrivo per primo, uscendo vittorioso anche dai 400 stile libero, forse la gara, per lui velocista, un po’ più ostica. Lo studente del Politenico di Milano è tornato dall’Inghilterra salendo così sul primo gradino del podio nei 50 stile libero, 100 metri farfalla, 100 metri stile libero, 400, 100 dorso e staffetta 4x100 sempre nella categoria S9. Non solo, nei 50 stile libero ha siglato il nuovo record del mondo (con 23”96) e si è preso pure quello europeo nei 100 farfalla (58”25).
Su Instagram, il campione si è soffermato soprattutto sul primato nei 50 stile: "Chi mi conosce sa da quanto tempo io cercassi di infrangere questa barriera. Per la prima volta sotto i 24 secondi. Ancora faccio fatica a crederci. La ciliegina sulla torta di questi Mondiali". Poi i vari ringraziamenti e la chiosa finale: "Non si vince mai da soli".
I risultati di Barlaam hanno così contribuito alla vittoria, da parte della spedizione azzurra, del medagliere. Per la terza edizione di fila l’Italia si conferma e ottiene il successo dopo le vittorie a Madeira 2022 e Londra 2019. La delegazione (22 atleti e con alcune defezioni importanti come quella di Giulia Terzi) ha portato a casa 26 medaglie d’oro, 15 d’argento e 11 di bronzo. Oltre a Barlaam, in chiave lombarda, al maschile, da ricordare l’oro nei 100 farfalla S8 di Alberto Amodeo e le tre medaglie di Monica Boggioni.
L’azzurra, nata a Pavia, è tornata in Italia con tre ori, nei 100 e 200 stile S5 e nei 50 rana SB3. Boggioni ha chiuso la manifestazione con l’oro nei 100 tra incredulità e contentezza: "Non ho parole, ero molto stanca. Ho raccolto le ultime energie ma onestamente non mi aspettavo questo oro e questo record italiano. Per questioni di respirazione non vedevo la mia avversaria diretta, ho seguito la mia classica strategia che prevede una prima vasca prudente e un ritorno in crescendo". Sempre al femminile due bronzi per la brianzola Alessia Berra che è salita sul podio nei 100 farfalla S12 e nei 50 stile con tanto di doppio primato italiano.