Australian Open 2022, "sì a tennisti non vaccinati". Ma è guerra sul via libera a Djokovic

Per il primo ministro può bastare la quarantena di 14 giorni. Lo Stato di Victoria invece impone l'immunizzazione. Regna l'incertezza: già annullato un torneo

Il n°1 Novak Djokovic non rivela se è vaccinato o meno

Il n°1 Novak Djokovic non rivela se è vaccinato o meno

La stagione del grande tennis non è ancora finita, nell'attesa delle Atp Finals di Torino che potrebbero vedere in campo ben due italiani, Matteo Berrettini e Jannik Sinner, ancora in corsa per qualificarsi. Ma intanto l'attenzione già si proietta a gennaio ai prossimi Australian Open, primo appuntamento del Grande Slam per il 2022. Il nodo da sciogliere è quello della vaccinazione degli atleti. Un tema scottante viso che diversi big, a partire dal numero uno Atp Novak Djokovic (che non ha mai rivelato se ha avuto il siero o meno), non sono vaccinati quando non apertamente No Vax. Se da una parte infatti il governo australiano apre alla possibilità di far arrivare a Melbourne gli atleti non vaccinati, dopo un periodo di quarantena (così era accaduto quest'anno), lo Stato di Victoria, dove si trova Melbourne, è di parere opposto visto che l'epidemia non è ancora sotto il livello di guardia. Ed è caos.

"I giocatori non immunizzati non avranno un permesso speciale per partecipare", ha tuonato il governatore dello Stato di Victoria, Daniel Andrews. "Stiamo bloccando le persone non vaccinate fuori da pub, caffè, ristoranti, dal Melbourne Cricket Ground e da ogni sorta di altri eventi. Non chiederemo un'esenzione. Pertanto, il problema è sostanzialmente risolto". Gli Australian Open sono previsti dal 16 al 30 gennaio 2022.

Il primo ministro australiano Scott Morrison invece ha ribadito che se non c'è il vaccino, c'è la quarantena:  "Le stesse regole devono valere per tutti. Se non fossi stato vaccinato due volte quando sono tornato a casa da Glasgow, farei due settimane di quarantena a Sydney. Le stesse regole valgono per tutti, che tu sia un vincitore del Grande Slam, un primo ministro, un viaggiatore d'affari, uno studente o chiunque altro. Stesse regole. Gli stati stabiliranno le regole sulla quarantena, così come sono". E alla domanda se ciò significasse che i giocatori di tennis non vaccinati sarebbero stati in grado di entrare e giocare agli Australian Open, Morrison ha confermato: "Esatto".

In sostanza, in Australia, il governo federale controlla il confine del Paese e rilascia visti. Ma durante la pandemia i governi dei singoli stati hanno gestito strutture di quarantena e imposto mandati sui vaccini. Ecco dunque che le due posizioni contrastanti - alivello federale e a livello statale - rischiano di generare il caos. Un'e-mail della Wta (il sindacao delle tenniste, equivalente al femminile dell'Atp)  trapelata all'inizio di questa settimana ha fatto intendere che i giocatori che non sono stati vaccinati contro il coronavirus sarebbero stati in grado di partecipare purché avessero completato la quarantena di 14 giorni. Da parte sua Tennis Australia ha dichiarato che sta lavorando sia con il governo del Victoria che con quello federale, affermando che è "ottimista sul fatto di poter tenere l'Australian Open il più vicino possibile alle condizioni pre-pandemia". 

Intanto però il torneo esibizione di tennis Kooyong Classic, che precede gli Australian Open e si svolge sempre a Melbourne, nel vecchio stadio Slam, è stato annullato a causa delle incertezze relative alla situazione sanitaria. "Con la grande quantità di incertezza negli ultimi mesi riguardo alle misure che saranno in vigore a gennaio, non è stato possibile garantire lo svolgimento in sicurezza e nelle migliori condizioni possibili", ha affermato il direttore del torneo, Adam Cossar, in una nota. 

Il problema è ora capire chi avrà l'ultima parola sul tema. Il governatore di Victoria, tuttavia, è convinto che sia lo Stato a dover dettare la linea sulle restrizioni per il contenimento della pandemia. Il via libera al numero 1 Djokovic e al numero 2 Medvedev (un altro che non ha mai rivelato se è stato vaccinato o no) è ancora appeso a un filo.