L'Atalanta e il Pasalic ritrovato. "Oroglioso di stare qui"

Il centrocampista croato è tornato determinante in questo finale di campionato

Mario Pasalic

Mario Pasalic

Bergamo - L’Atalanta in questo finale di stagione sta ritrovando il migliore Mario Pasalic, il 26enne centrocampista croato dai piedi buoni e dai gol pesanti, come quelli segnati in Champions lo scorso anno al Manchester City, allo Shakthar Donetsk e al Paris St Germain. Giocatore un po’ in ombra in questa stagione, frenato da novembre da un problema erniale che lo ha costretto ad un intervento chirurgico e ad un cauto ritorno da febbraio. In queste ultime domeniche Gian Piero Gasperini lo ha rilanciato nella mischia, ritrovando la sua efficacia nell’area avversaria: domenica scorsa a Parma ha propiziato gli ultimi tre gol con i suoi passaggi, ieri ha infilato il gol del raddoppio contro il Benevento con una delle sue incursioni in area, una sua specialità. 

Il gol al Benevento
Il gol al Benevento

“Sono contento per il gol ma contava più vincere per avere questi tre punti importanti per la Champions. Non era facile vincere questa gara. Non ci sono partite facili in questo finale di campionato, il Benevento è venuto qui a lottare e si è difeso bene, ma alla fine abbiamo vinto con merito”, ha spiegato il 26enne interno croato in un’intervista rilasciata al sito ufficiale dell’Atalanta. 

Il suo score stagionale è di 23 presenze e 5 gol in serie A, di 30 presenze complessive con le coppe. Poche gare da titolare in questo girone di ritorno per via anche dell’esplosione di Pessina e Malinovskyi nel suo ruolo. Ma Pasalic si candida ad un ruolo da titolare sabato a Genova dove l’Atalanta andrà a cercare i tre punti per avere la certezza aritmetica della qualificazione in Champions League. “Ogni anno questa Atalanta migliora in qualcosa, ogni anno abbiamo qualcosa in più che facciamo vedere a tutti, stiamo facendo vedere davvero grandi cose. Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo”, ha chiosato Pasalic, a Bergamo dall’estate 2018, legato contrattualmente alla Dea fino al 2024.