FABRIZIO CARCANO
Sport

Atalanta, c’è la trappola Shakhtar: "Non è l’Arsenal, ma c’è del valore"

Bergamaschi in emergenza sul neutro di Gelsenkirchen. Gasperini: "Ucraini abituati a giocare le coppe"

Atalanta, c’è la trappola Shakhtar: "Non è l’Arsenal, ma c’è del valore"

Gianpiero Gasperini, allenatore dell’Atalanta

Questo pomeriggio alle 18.45 l’Atalanta ritrova lo Shakhtar Donetsk sulla propria strada europea. Esattamente cinque anni fa la Dea disputava la sua prima storica gara casalinga in Champions, a Milano nello stadio Meazza, affrontando gli ucraini in una gara beffarda e amara per i nerazzurri, avanti nel primo tempo 1-0 con rete di Zapata, vicinissimi al raddoppio con un penalty fallito da Ilicic, e poi rimontati nella ripresa dagli ospiti con la beffa del gol decisivo subito al 95’. Tre mesi dopo la grande rivincita atalantina, con il 3-0 a Kharkiv (in uno stadio oggi ridotto in macerie dalla guerra) che regalò ai bergamaschi il secondo posto nel girone e il passaggio agli ottavi di finale. Cinque anni dopo l’Atalanta ritrova lo Shakhtar in campo neutro, in Germania, alla Veltins Arena di Gelsenkirchen, la casa dello Schalke 04, che ospita le partite europee degli ucraini e dove non è atteso un grande pubblico. I tifosi bergamaschi saranno comunque più di 500.

Attenzione alla squadra allenata da Mario Pusic, tecnico bosniaco emergente, cresciuto nel calcio olandese, alla guida di un team giovane, imbottito come da tradizione di giocatori brasiliani (da seguire il 19enne baby talento Newertton, atteso nella ripresa) e di nazionali ucraini. Nella prima giornata lo Shakhtar ha pareggiato 1-1 al Dall’Ara in casa del Bologna, fallendo un rigore con Sudakov, con il portiere Riznyk autore di alcune parate decisive. Partita non proibitiva per l’Atalanta, abituata a giocare meglio nelle trasferte europee, avendo vinto in questi anni due volte in casa del Liverpool e poi sui campi di Everton, Ajax, Valencia, Sarajevo, Hapoel Haifa, Midtjylland, Leverkusen, Olympiakos, Rakow, Sporting Lisbona e appunto Shakhtar.

Gasperini non avrà gli acciaccati Hien e Toloi in difesa, bloccati da infortuni muscolari, e a centrocampo Brescianini, out fino a novembre. Oltre a Ruggeri, che non è partito per la Germania a causa di una gonalgia al ginocchio sinistro che lo mette a rischio anche per sabato contro il Genoa. In panchina ci saranno cinque ragazzi della formazione under 23 di serie C: i difensori Comi e Del Lungo, i centrocampisti Manzoni e Palestra (quest’ultimo aggregato stabilmente alla prima squadra) e il 20enne bomber serbo Vanja Vlahovic, otto gol stagionali finora. Probabile il tridente con Retegui centravanti affiancato da Lookman e probabilmente da De Ketelaere favorito su Samardzic che invece cambierebbe il modulo con il trequartista. In difesa dovrebbe scalare De Roon con Djimsiti e Kolasinac; Pasalic in mediana con Ederson e sulle corsie Bellanova e Zappacosta. "Questo è un girone di otto gare, in cui ogni partita è importante e bisogna cercare di fare risultato. Lo Shakthar - ha spiegato Gasperini - è una squadra difficile da affrontare, una formazione di seconda fascia in questa Champions, una squadra di valore, anche se deve giocare in campo neutro. E’ un club che gioca da tanti anni questa competizione, hanno capacità di scegliere giocatori di valore: quest’anno hanno una squadra più giovane rispetto al passato, ma vedendoli giocare contro il Bologna ho avuto la sensazione che siano giocatori molto preparati. Sarà una partita difficile".

SHAKHTAR DONETSK (4-3-3): Riznyk; Konoplia, Bondar, Matvijenko, Pedro Henrique; Bondarenko, Kryskiv, Sudakov; Zubkov, Traore’, Eguinaldo. All.: Pusic.

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, Pasalic, Ederson, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Retegui. All. Gasperini.

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