Ring War, Milano capitale mondiale della Muay Thai

Al PalaSesto attesi oltre 3.000 spettatori, di scena anche l’attuale campione del mondo in carica, il thailandese Checkbill

Ring War

Ring War

Milano, 22 febbraio 2020 - È Milano la capitale mondiale della Muay Thai. Domani, sabato 22 febbraio, al Palasesto di Sesto San Giovanni tornerà Ring War, l’evento più importante d’Italia di boxe thailandese. Si svolgerà infatti il Campionato del mondo WMBF (World Muay Boran Federation), secondo il regolamento tradizionale, con gli antichi bendaggi in corda.

L’attuale campione del mondo in carica, il thailandese Checkbill, a distanza di un anno difenderà il titolo WMBF (-67 kg) contro il temibile inglese Jack Kennedy. L’organizzazione dell’evento, arrivato alla sua settima edizione, porta la firma del team di Diego Calzolari, ex campione mondiale di Muay Thai, commissario tecnico della nazionale italiana e presidente dell’associazione sportiva DE GYM 2.0. Attesi al Palasesto circa 3.500 spettatori, per una serata densa di incontri. Si sfideranno atleti provenienti dai più importanti circuiti internazionali. Il gala prenderà il via alle ore 19.00, con i match del circuito professionistico, i plurititolati europei, senza dimenticare gli imbattibili della Thailandia, madrepatria della disciplina. Numerosi gli incontri di prestigio della serata, quattro Titoli Nazionali PRO e le sfide di selezione alla manifestazione OKTAGON: “Ring War - spiega l’organizzatore Diego Calzolari – è la manifestazione che si rivolge agli appassionati di arti marziali e in particolare ai cultori della Muay Thai. È anche un evento di grande spettacolo, rappresentando un modo per avvicinarsi ad una cultura antica e densa di principi”. Il Team Calzolari, recentemente, ha anche fondato il movimento Muay Thai Spirit: “E’ una fitta rete di scuole di combattimento in tutta Italia dove l’insegnamento va oltre l’allenamento - precisa ancora Diego Calzolari - per abbracciare la disciplina a trecentosessanta gradi, nella sua profondità di tradizione e regole, per diffondere i valori di rispetto ed appartenenza attraverso lo sport”.