Tony Hadley: "Spandau Ballet nella Hall of fame del rock? Loro no, io sì"

L'ex frontman è tra i protagonisti più attesi della sesta edizione della Milano Music Week, al via domani pomeriggio alle 17.30

Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet

Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet

Tra i protagonisti più attesi della sesta edizione della Milano Music Week, al via domani pomeriggio alle 17.30 con un concerto di Andrea, Matteo e Virginia Bocelli dalla terrazza del Mondadori Megastore in Piazza Duomo, c’è sicuramente Tony Hadley. L’ex frontman degli Spandau Ballet è infatti protagonista il 23 novembre di due eventi: un incontro in Santeria alle 15.30 moderato dal giornalista John Vignola e il concerto agli Arcimboldi accompagnato dalla sua The Fabolous TH Band.

Tony, agli Arcimboldi festeggia quarant’anni di palcoscenico?

"Già, che per via del Covid sono diventati quarantadue. Ho viaggiato dall’Australia alle Filippine, dalla Nuova Zelanda al Giappone per concludere questo tour celebrativo in Italia con tutte le canzoni che il pubblico vuole ascoltare. Ma per dare un assaggio di futuro ne aggiungo pure qualcuna nuova".

Bilanci?

"Quello di uno show un po’ pazzo che ora ripropone il Tony Hadley ventenne di Top of the Pops e un minuto dopo il sessantaduenne (ben conservato, ndr) di oggi. Nello spettacolo, infatti, il tempo scorre in fretta. Comunque, essere sopravvissuto per 40 anni all’interno di un organismo in continua mutazione come lo showbusiness è qualcosa di straordinario".

Qual è stato il suo primo incontro con l’Italia?

"Nel 1973 venni in gita col mio istituto scolastico nel cuore del Mediterraneo. Lungo la strada ci fermammo a Napoli e ricordo ancora la scoperta della pizza accompagnata da un buon vino rosso. Il secondo ricordo è legato a Milano e ad uno dei primi concerti con la band. Suonammo in un club pieno di punk reduci da un concerto di Iggy Pop cancellato all’ultimo momento, che in mancanza di altro s’erano riversati nel locale; un vero e proprio trauma per noi. E, forse, un po’ anche per loro".

Ha inciso con Caparezza in “Goodbye Malinconia”, con Nina Zilli in “The fair tales of New York”.

"Due opportunità che mi sono arrivate attraverso contatti discografici e amici comuni. È stato fantastico lavorare con due grandi artisti italiani così diversi fra loro".

Nel 2019 ha raggiunto Arisa al Festival Di Sanremo per condividere la sua “Mi sento bene”.

"Conoscendo il Festival dagli anni Ottanta, so che per un artista rappresenta un’esperienza enorme. Non per niente è la più grande manifestazione canora italiana e probabilmente del mondo".

Che impressione ti ha fatto la malattia di Andy Taylor annunciata dai Duran in diretta sul palco della Rock’n’Roll Hall of Fame.

"Ho conosciuto Andy negli anni Ottanta nei club di Birmingham e prego Dio che guarisca, perché è davvero un ottimo musicista e un gran bravo ragazzo".

Ma lei ce li vede gli Spandau Ballet nella Rock’n’roll Hall of Fame?

"Io ci vedo Tony Hadley nella Rock’n’roll hall of Fame".