Tananai, "Esagerato" ha il biglietto per Sanremo

26 anni, milanese, scelto fra i giovani: canterà (con i big) il pezzo “Sesso occasionale“

Il cantautore milanese Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai

Il cantautore milanese Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai

Milano - Sceso dal palco di "Sanremo Giovani" con in tasca il biglietto per il Festival, Tananai la prima telefonata l’ha fatta al "gruppo d’ascolto" che davanti al teleschermo più ha tifato per lui, papà, sorella e mamma Angiolina. "Una volta rientrato in città, poi, i coinquilini mi hanno atteso sulla porta di casa per riservarmi un’accoglienza da re", racconta il ventiseienne cantautore milanese, all’anagrafe Alberto Cotta Ramusino, che per il 28 marzo ha già prenotato il palcoscenico dei Magazzini Generali. "Avevo bisogno, però, ancora di realizzare quel che mi era accaduto; quindi, penso che festeggerò adeguatamente nel weekend".

Grazie ad «Esagerata» s’è visto promuovere «big» sul campo assieme a Yuman e Matteo Romano. "È stato emozionantissimo, perché in occasioni del genere sali sul palco dicendoti ‘dai, che ce la fai’ e poi, durante la proclamazione, non fai altro che ripeterti ‘no, non ce la fai’. Insomma, un bello stress. Per questo ho apprezzato molto la scelta fatta da Amadeus di non andare oltre il podio, classificando tutti gli esclusi al quarto posto a pari merito".

Non dev’essere stato facile decidere quale brano portare a Sanremo Giovani e quale giocarsi, eventualmente, al Festival. Che ragionamento ha fatto ? "Per Sanremo Giovani ho voluto un pezzo ‘bipolare’ che fondesse le mie due anime, quella melodico-romantica e quella elettronica, da producer, lasciando per il Festival quello che mi sento più addosso in questo momento. Una scelta ‘di pancia’ di cui, però, sono molto convinto".

S’intitola «Sesso occasionale»… "La considero un inno a non so cosa… però non al sesso mordi e fuggi come lascerebbe intendere il titolo. Piuttosto un inno al ‘primo contatto’, a quell’incontro tra due persone da cui nasce una relazione".

La firma assieme a Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Alessandro Raina. "Sono amici con cui mi trovo in grande sintonia, tant’è che l’abbiamo scritta e prodotta in poche ore il giorno stesso di metà ottobre in cui scadeva il termine di consegna".

Parlando di canzoni, quanto si sente condizionato dal contesto in cui vive? "Milano influenza molto la mia scrittura, perché la sua caratteristica è quella di non appartenere solo ai milanesi come me, ma a tutti. Quando in ‘Esagerata’, ad esempio, cito Via Lecco parlo di una strada del mondo".

La sera delle cover cosa le piacerebbe cantare? "Ci sto ragionando. Di canzoni che mi piacciono ce ne sono tantissime; da ‘La mia storia tra le dita’ di Grignani a ‘La canzone dei vecchi amanti’ di Jaques Brel così come l’ha rifatta a suo tempo Battiato nell’album ‘Fleur’. Ma devo capire se sono all’altezza d’interpretare pezzi così".

E con chi le piacerebbe cantarla? "I Gorillaz di Damon Albarn".