Sophia Loren compleanno oggi 20 settembre: cinque film da non perdere

L'attrice icona del cinema italiano ha dimostrato nel corso della carriera grandi versatilità e carisma. Nel 1962 l'Oscar come miglior interprete protagonista

Compie gli anni oggi Sophia Loren, icona del cinema italiano e donna fra le più belle del mondo. Nata il 20 settembre a Roma, si trasferì da piccola con la madre Romilda a Pozzuoli. Da qui il suo legame profondissimo con Napoli, città della quale è diventata un simbolo. E che è stata anche in numerose occasioni set per i suoi film. Ecco cinque pellicole da non perdere con "Stuzzicadenti", questo il nomignolo che le venne affibbiato da bambina per la sua magrezza.

Pane, amore e... (1955)

Terzo film della tetralogia Pane, amore e... e primo girato interamente a colori da Dino Risi. Qui Loren interpreta il ruolo di Sofia Cocozza, pescivendola soprannominata la "smargiassa" che seduce il comandante della stazione dei vigili urbani di Sorrento, interpetato da Vittorio De Sica. La relazione fra i due finirà male, ma il maresciallo troverà comunque l'amore. La pellicola è stata resa immortale dalla scena in cui Loren e De Sica ballano uno scatenato mambo sulle note di Mambo italiano.

La ciociara (1960)

Di tono del tutto differente l'interpretazione di Sophia Loren ne La ciociara, capolavoro in cui l'attrice che festeggia il compleanno oggi viene diretta da Vittorio De Sica. Il film racconta la vicenda di Cesira, una giovane vedova che si rifugia nel paese d'origine per sfuggire ai bombardamenti nei tumultuosi anni della Seconda guerra mondiale. Con lei ci sono la figlia e un giovane intellettuale antifascista, successivamente catturato da cinque soldati tedeschi. La vicenda declina rapidamente in tragedia: madre e figlia vengono violentate da un gruppo di militari francesi. Della piccola, poi, approfitta un camionista. L'ultimo dolore è la notizia della morte del vecchio compagno di Cesira. I lutti, però, riavvicinano madre e figlia: un legame immortalato per sempre da una scena con pianto liberatorio di entrambe, fra le più intense della cinematografia italiana. L'interpretazione ne La ciociara varrà a Loren l'Oscar come migliore attrice protagonista.

Matrimonio all'italiana (1964)

Dopo il successo de La ciociara il legame artistico fra Loren e Vittorio De Sica si rinnova con Matrimonio all'italiana, film ispirato alla commedia di Eduardo De Filippo. Il film vive anche di un'indimenticabile interpretazione della coppia Loren-Marcello Mastroianni. L'attore romano è un pasticcere donnaiolo, Sophia un'ex prostituta che con Mastroianni intrattiene una relazione segnata dalla ritrosia di lui, timoroso del possibile stigma che gli potrebbe venire dai conoscenti, a consolidare il rapporto con un'ex "donna di malaffare". Memorabile la scena in cui Filumena si finge in fin di vita e, una volta ricevuta l'estrema unzione, si rialza nello stupore dei presenti e per la meraviglia di Mimì. Il film fu candidato all'Oscar come miglior pellicola straniera

C'era una volta (1967)

Sophia Loren dimostra la sua versatilità passando da ruoli drammatici a parti leggere, fino a interpretazioni in film a cavallo fra storia e favola. Come in questa pellicola opera di Francesco Rosi, il regista de Le mani sulla città. Qui Loren, nel ruolo di una popolana furba e abilissima in cucina, duetta con Omar Sharif, all'epoca reduce dal successo del Dottor Zivago. Fra mille peripezie Isabella Candeloro, questo il nome del personaggio interpretato dall'attrice premio Oscar nel 1962, riuscirà a coronare il suo sogno di amore con il principe Rodrigo.

Una giornata particolare (1977)

La coppia Loren-Mastroianni si riforma in uno dei film più noti (e belli) di Ettore Scola. Tutto si svolge il 6 maggio 1938, giorno della visita di Adolf Hitler in Italia. Loren è una casalinga, madre di sei figli, fervente ammiratrice di Benito Mussolini, Mastroianni un radiocronista Eiar in aspettativa. La donna, inizialmente diffidente, impara a conoscere il compagno di una giornata, vedendo in lui una possibile, per quanto temporanea, via di fuga al tran tran quotidiano, segnato dalle angherie di un marito-padrone. Mastroianni, nel momento in cui Loren prova a conquistarlo, le confessa la sua omossessualità. Finale senza speranza: Antonietta e Gabriele fanno l'amore, lui viene però condotto al confino in Sardegna per il suo orientamento sessuale mentre lei è costretta a tornare dal marito, intenzionato a fare un altro figlio per vincere il premio destinato alle famiglie numerose.