Sfera Ebbasta "king" della trap: al Forum per riconquistare il suo regno

Mega produzione con doppio palco connesso da un camminamento trasparente sospeso sopra la testa dei fan

Sfera Ebbasta

Sfera Ebbasta

Milano - Calendario alla mano, al “king” della trap ci sono voluti 1.247 giorni per riconquistare il suo regno. Ma stasera è la sera. E un Forum gremito (ri)accoglie Sfera Ebbasta. In scena oggi, domani e l’11 ottobre, Gionata Boschetti, per le torme di fans adoranti semplicemente Sfera, torna infatti ad Assago con una mega produzione, un doppio palco connesso da un camminamento trasparente sospeso sopra la testa dei fan su cui canta “Bottiglie privé” e pedane idrauliche come quella da cui dirige i cori di “Tran tran”, ma anche proiezioni, effetti pirotecnici e tutto quanto fa roboante liturgia trap.

Il primo dei nove spettacoli (tutti all’insegna del sold-out) in agenda, il trapper di Cinisello Balsamo l’ha tenuto l’altra sera all’RDS Stadium di Rimini per testare modi e tempi di una performance che nel corso del cammino lo vedrà raggiungere sul palco da diversi ospiti che hanno collaborato con lui come Lous and The Yakuza, Feid, Kaleb Di Masi, Lazza ed altri ancora.

Frattanto, tra uno slittamento del tour e l’altro, Sfera-Gionata è riuscito ad avere dalla compagna Angelina Lacour pure un figlio. Il piccolo è nato a giugno e lui l’ha chiamato Gabriele come suo padre, perduto quando stava ancora sui banchi di terza media. Sette anni fa, quando pubblicò in download gratuito il suo primo album “XDVR” (per i non iniziati, “per davvero”), quando scriveva rime ispirate come quelle di “Trap kings” (“Nella tomba mi voglio portare soldi ed erba / ma prima di andarci voglio uscire dalla merda / spiegarti com’è che vivo, non credo che serva”), ben difficilmente il “Famoso” cresciuto dal discografico Jacopo Pesce e dal produttore-manager Shablo avrebbe immaginato di arrivare tanto lontano. E questo nonostante la fiammante Bmw i8 da 150 mila euro acquistata coi primi (cospicui) guadagni sotto le terga.

«Assieme al mio team abbiamo fatto delle cose che magari, nel tempo, potranno essere anche superate, ma non dimenticate" assicura Sfera nelle interviste. "La mia ansia sta sempre sul come farle meglio. E mi domando: tra cinque anni come riuscirò a essere ancora sulla cresta dell’onda?". Intanto si gode questi bagni di folla.