Teatro alla Scala: duello Muti-Chailly. I litigi famosi fra cinema, arte, musica e tv

Una carrellata degli scontri vip: botte, minacce con le armi e cause in tribunale

Morgan e Bugo: lo scontro che infiammò il festival di Sanremo

Morgan e Bugo: lo scontro che infiammò il festival di Sanremo

Lo scontro fra i due Riccardo, i direttori d'orchestra Muti e Chailly (anche se dalla ricostruzione sembra si tratti di un'intemerata del vulcanico maestro napoletano contro il suo successore alla guida del Piermarini) è solo l'ultimo capitolo della lunghissima storia di bisticci fra prime donne dello spettacolo e della cultura.

Quando il set è bollente

Fra i “ring” più frequentati ci sono i set cinematografici. E' rimasto nell'epica della settima arte il conflitto fra il regista tedesco Werner Herzog e l'attore Klaus Kinski, mattatore psicotico protagonista di numerose pellicole girate da Herzog. Mentre si girava “Aguirre, furore di dio” (1972) pare che il regista, esasperato dai comportamenti del papà di Nastassja, abbia addirittura minacciato di sparargli con il fucile. Durante la lavorazione di “Che fine ha fatto Baby Jane?” (1962) sfociò in una sorta di zuffa permanente, invece, la rivalità fra due vedette della Hollywood in bianco e nero, Bette Davis e Joan Crawford. La seconda arrivò a indossare una cintura con alcuni pesi applicati per una scena in cui la Davis doveva sollevarla. Bisticciano anche i droidi. I due robot più famosi della saga Guerre Stellari, R2-D2 (Kenny Baker) e C-3PO (Anthony Daniels), hanno incrociato le spade, a quanto pare per un mancato saluto del secondo nei confronti del primo all'arrivo una mattina sul set.

Cazzotti e pennelli

Nel mondo dell'arte cinquecentesca è noto il brutto carattere di Michelangelo Buonarroti. Il genio autore degli affreschi della Cappella Sistina, in particolare, prese di mira lo scultore Pietro Torriggiani, con scherzi e prese in giro violente. Il collega, a un certo punto, esplose. Colpì Michelangelo con un pugno, rompendogli il setto nasale e sfigurandolo a vita. Un altro grandissimo irregolare del mondo della pittura, Caravaggio, prima di assassinare per un punto conteso durante una partita alla pallacorda l'avversario Ranuccio Tommasoni fu querelato per diffamazione da un altro pittore, Giovanni Baglione. Caravaggio fu accusato di aver scritto rime offensive nei suoi confronti. Nessuno scontro aperto fra Matisse e il più giovane Picasso, ma è vero che l'autore di “Guernica”, secondo quanto raccontato da alcuni suoi amici, utilizzò il dipinto donatogli dal francese come posacenere e bersaglio per le freccette. Duelli anche nel mondo della critica: hanno fatto la storia (dell'arte)  gli scontri all'arma bianca fra Vittorio Sgarbi e Federico Zeri, condotti anche sul palcoscenico del “Maurizio Costanzo Show”. Alla morte dello storico dell'arte romano, però, il polemista degli “Sgarbi quotidiani” gli rese onore: “Ora che è morto, vorrei vederlo vivo”.

Chitarre sfasciate e note stonate

A metà degli anni '90 il panorama musicale internazionale fu travolto dall'energia del brit pop. Grandi canzoni, enormi sbornie e caratteri “bigger than life”. Simbolo dell'epoca fu la rivalità fra le due band principali, gli Oasis dei fratelli Gallagher, Liam e Noel e i Blur dell'angelico Damon Albarn. Lo scontro, in realtà, fu più frutto dell'hype montato dalla stampa inglese di settore. Veri e aspri, invece, furono i dissidi fra Liam e Noel Gallagher, sfociati nello scioglimento del gruppo. I due fratelli coltelli non si sono risparmiati nulla: insulti, colpi proibiti e persino la decisione di Liam di scendere da un aereo in partenza per la prima tappa di un tour. E le scintille sono proseguite anche dopo la fine degli Oasis, come dimostra il botta e risposta al veleno su Twitter dopo il ritrovamento, da parte di Noel, di una vecchia demo della band di “Supersonic”.

E' del 2020, invece, il litigio sanremese fra Morgan e Bugo, coppia scoppiata che portò al festival il brano “Sincero”. Fra i due furono “botte” fin dall'inizio dell'avventura in riviera: chiusura scoppiettante con Morgan che cambia il testo del brano e Bugo che abbandona il palcoscenico. Sipario. E che dire dei Guns'n'Roses. La band simbolo dell'hard rock ha fondato il suo successo su due personalità ingombranti, Axl Rose e Slash. Il loro destino era quello di incontrarsi e scontrarsi: divergenze musicali e problemi di dipendenza hanno alimentato le braci. Le liti si sono trascinate nelle aule di tribunale. Il passare degli anni ha portato consiglio: i Guns'n'Roses si sono riformati, Axl e Slash hanno fatto – forse – pace e il loro tour è uno dei più attesi del 2022, anno della rinascita definitiva della musica live dopo il Covid

Tv e trash

Due episodi su tutti di litigi scoppiati davanti alle telecamere. Veri o simulati, sinceri o farseschi, sono entrati comunque nella storia della televisione italiana e i loro video ancora oggi sono fra i più cliccati su YouTube e altri siti. All'Istruttoria di Giuliano Ferrara nel 1991 andò in scena un memorabile scontro fra Vittorio Sgarbi e Roberto D'Agostino. Il clima fra i due si scaldò sempre di più in un susseguirsi di battute e punzecchiature al vetriolo. Finì con il critico d'arte che gettò un bicchiere d'acqua sul volto del fondatore di Dagospia che rispose con un ceffone. E' da commedia dell'arte del pecoreccio, invece, la sarabanda che infiammò una puntata del Processo di Biscardi anni '90. Protagonisti Sgarbi – ancora lui – e i compianti Maurizio Mosca e Pasquale Squitieri. Accuse, iperboli, parolacce, urla e scenette con il giornalista molisano, inventore del format del processo applicato al calcio, a fare da improbabile moderatore. Tre minuti e rotti consegnati alla storia della trash tv.