Saturnino e i suoi anelli: il bassista di Jovanotti si regala un disco solista

Il brano "Milano" è dedicato alla sua città d'adozione: "Moda, design e architettura la trasformano due volte all'anno nel centro del mondo"

Saturnino e il suo basso

Saturnino e il suo basso

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MILANO - Saturno e il suo anello. Anzi, i suoi satelliti. Volendo rendere omaggio a quel suo nome divenuto un marchio di qualità nelle cose della musica italiana grazie anche alla collaborazione con trentennale Jovanotti, Saturnino Celani prova ad afferrare tre delle ottantadue lune che orbitano attorno al pianeta più stravagante del sistema solare per trasformarle in canzone. Mondi lontanissimi come Mimas, Rea, Teti, che il bassista ascolano (fedele al nomignolo “Pianetino” affibbiatogli a suo tempo dai disegnatori di Topolino) introduce con un suo “Saturnintro”. La quarta luna di questo ep, invece, non orbita ad 1,2 miliardi di chilometri di distanza da qui, ma è vicinissima: Milano.

Saturnino com’è iniziata questa storia?

"A fine 2019 il produttore Pierpaolo Peroni ha festeggiato i suoi sessant’anni con un party molto ‘cool’ all’Apollo di via Borsi. In pista c’era una selezione dance splendida e così, quando l’ho chiamato un paio di giorni dopo per ringraziarlo, ‘Pierpa’ mi ha suggerito di fare un disco con quelle sonorità".  

E lei non se l’è fatto dire due volte.

"L’idea m’è piaciuta al punto che a febbraio avevamo già pronte 5 tracce e il titolo dell’ep: ‘Satelliti’. Mancava solo la rifinitura finale, quando è arrivato il Covid e tutto è rimasto sospeso; anzi, trattandosi dei satelliti di Saturno, direi congelato".

Fra i brani c’è, appunto, “Milano”, in cui trova modo di citare pure una gloria transalpina d’antan come il “Barone” Bernard Estardy.

"Nella costruzione dei pezzi sono partito da una base e su quella ho lavorato col mio basso. Durante un’improvvisazione ho detto a microfono aperto alcune parole, che sono entrate così nella registrazione. Quando ‘Pierpa’ ha sentito il provino ha commentato: forti, queste le lasciamo".

Effettivamente, individuano bene la città.

"Moda, design e architettura sono le parole che consegnano a Milano la sua specificità e che la trasformano nel centro del mondo almeno un paio di volte l’anno”.  

Oggi esce un nuovo brano, “Mimas”.

"Nell'attesa di pubblicare l’ep, abbiamo deciso di offrirne un ‘assaggio’ a settimana. Erano 21 anni che non realizzavo un disco solista e la voglia di tornare era tanta”.

Altri progetti?

"Ho registrato alcune cose con Sergio Sylvestre e in estate sarò direttore artistico di Football Rock, evento benefico in streaming dall’Arena Civica che il 24 agosto si propone di far duettare calciatori e cantanti".