Martina Pigliapoco, chi è la carabiniera al Festival di Sanremo 2022

La 26enne è diventata Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica per aver salvato una donna dal suicidio nell'ottobre scorso

La carabiniera Martina Pigliapoco

La carabiniera Martina Pigliapoco

Festival di Sanremo 2022 tra canzoni e attualità. Sul palco dell'Ariston, stasera, saliranno tutti gli artisti in gara, ma anche diversi ospiti. Tra loro, Martina Pigliapoco, carabiniera di 26 anni, che a novembre del 2021 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per il coraggio e la sensibilità dimostrate nell'esercizio delle sue funzioni". La donna è stata la protagonista di uno spettacolare salvataggio avvenuto lo scorso ottobre a Perarolo, in Veneto, quando ha impedito il suicidio di una donna che minacciava di buttarsi da un ponte tibetano. 

Il salvataggio di una donna

Erano da poco passate le 8 del mattino quando un cittadino, chiamando il 112, riferisce di una donna con le gambe a penzoloni su un ponte di una strada forestale nel comune di Perarolo che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri. A giungere sul posto è una prima pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Cortina d'Ampezzo. Martina capisce subito che la donna ha intenzione di farla finita: si trova infatti oltre le protezioni laterali, con i piedi appoggiati su uno dei tiranti che impedisce il ribaltamento del ponte, praticamente nel vuoto. Così la giovane carabiniera si avvicina e prova a trovare un contatto verbale cercando di capire quali fossero i problemi che avevano spinto la donna, madre di tre figli, a farla finita. La delicata conversazione sui motivi di questo gesto e la riflessione su una ppossibile reazione dei figli mettono in confusione la donna che decide di riscavalcare il parapetto tornando sul ponte dove viene accolta dall'abbraccio di Martina. 

"Non ero pronta, quattro ore di trattativa difficile"

"Sono state quattro ore di trattativa molto difficili. Di certo quella mattina non pensavo che avrei salvato la vita a una donna. Eppure ce lo insegnano in caserma, ce lo dicono che può capitare", ha raccontato Pigliapoco subito dopo l'episodio. "Non ero pronta però e non sono una negoziatrice. Fortunatamente è arrivato il collega dell’Arma specializzato a darmi una mano. Nel momento in cui è sopraggiunto però la signora non voleva che nessuno si avvicinasse, a parte me che ero già lì. Avevo la sensazione di vedermela volare via davanti ai miei occhi – ha continuato la giovane – Ci hanno dato l’allarme dal sottostante poligono di tiro. Non ci ho riflettuto su due volte, ho avuto subito l’istinto di avvicinarmi non appena arrivata sul posto con il collega. Mi hanno chiesto se l’idea di mandare avanti una donna fosse stato preparato, ma no, è stata una scelta del tutto casuale. Ho provato grande gratificazione. Quando l’ho abbracciata si è lasciata andare a un pianto liberatorio. Ho iniziato a piangere anche io. Mi ha detto che aveva sbagliato, che era un gesto più grande di lei. L’ho abbracciata e le ho parlato come se fosse mia madre. E’ stata sopraffatta dalle vicissitudini della vita".